Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
Una Magnani leggera, che nel periodo si adattò, con molta professionalità, ai ruoli che quel tipo di cinema dava, una verifica efficace per dimostrare che le corde di questa attrice, che da Roma Città Aperta in poi si dedicò a interpretazioni e personaggi completamente diversi, non erano solo quelle, si perché in fondo tutte le generazioni dal dopo guerra in poi, hanno immaginato questo, anche se l’unico film superstite, ma anche significativo di queste sue qualità, era stato , Teresa Venerdì di De De Sica, dove interpretata un personaggio ironico e anche cinico, che è rimasto anche la cosa più significativa del film stesso. Anche qui il suo ruolo ha delle basi di umorismo autoritario, e che non si rifà allo stile facile che quell’epoca prometteva, e il sorriso dovuto alla commediante non tarda a venire, e anche i comprimari come Campanini, con cui fa una coppia davvero irresistibile, fanno il loro lavoro con simpatia. La novità di questa scoperta riguarda naturalmente solo il cinema, siccome in teatro la sua comicità era più che famosa, dato che con Totò rimane negli annali del teatro leggero dell’epoca. Da notare le doti canore, sue e di Campanini, che fanno un controcanto favoloso. Il film è sostenuto anche dal cantante dell’epoca, che alle volte è stato sfruttato anche al cinema come Alberto Rabagliati.
una storia molto fragile
cuce bene una storia debole
un po' insulsa
uan commediante nata
il cantante famoso non impiegato male
stimo moltissimo questo attore e qui lo dimostra
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