In un territorio invisibile, ai margini della società, sul confine tra illegalità e anarchia, vive una comunità dolente che tenta di reagire a una minaccia: essere dimenticati dalle istituzioni e vedere calpestati i propri diritti di cittadini. Veterani in disarmo, adolescenti taciturni, drogati che cercano nell'amore una via d’uscita dalla dipendenza, ex combattenti delle forze speciali ancora in guerra con il mondo, giovani donne e future mamme allo sbando, vecchi che non hanno perso la voglia di vivere. In questa umanità nascosta, si aprono gli abissi dell’America di oggi.
Note
Il film di Minervini è talmente vicino alle comunità che racconta da produrre un effetto di intimità scioccante, quasi disturbante: lavorando con troupe e attrezzatura ridotte all’osso, costruendo relazioni umane coi suoi protagonisti, lascia che siano loro gli autori della storia, oltre che gli attori, impegnati a mettere in scena se stessi. Una vicinanza che gli consente di filmare l’infilmabile, la vita vera, ma orchestrata dalla macchina da presa in modo tale che la distinzione tra fiction e documentario perda di senso. Un’idea di cinema che, come i suoi incredibili attori/non-attori, sembra calata da un altro pianeta.
Quarto film-documentario (i precedenti sono sul Texas) di Roberto Minervini, regista marchigiano, che vive e lavora negli Stati Uniti.
Presentato al Festival di Cannes del 2015, nella sezione Un certain regard e, successivamente, a Berlino.
Documentario che per qualcuno avra' anche un valore "Sociale" ma tra Emarginati di vario genere si vede solo un grande senso di squallore,impoverimento e molto altro ancora ma sempre in negativo.voto.0.
Louisiana (The other Side) è un racconto dell’aspetto più segreto e oscuro degli Stati Uniti, quello che il cinema ha trattato generalmente nei documentari – firmati da registi militanti e impegnati – o nelle pellicole del cinema indipendente americano che ha fatto conoscere l’America meno conosciuta, quella fuori dai circuiti turistici,… leggi tutto
Il documentario in concorso per Un Certain Reguard dell'italiano Roberto Minervini non ha quasi nulla di italiano eccetto lo sguardo del turista interessato alla cultura di un paese straniero. Ed è proprio questa cultura a non piacermi e per quanto possa cercare di essere obiettivo sull'ottimo lavoro di Minervini, mi riesce difficile apprezzare il suo documentario.
La ragione principale… leggi tutto
Louisiana (The other Side) è un racconto dell’aspetto più segreto e oscuro degli Stati Uniti, quello che il cinema ha trattato generalmente nei documentari – firmati da registi militanti e impegnati – o nelle pellicole del cinema indipendente americano che ha fatto conoscere l’America meno conosciuta, quella fuori dai circuiti turistici,…
Che cos'è un'opera come Louisiana? L'ultima frontiera che incrocia la ricerca etnografica con la sociologia visuale? Un esperimento estremo di docufiction? La smargiassata di un regista italiano che nel paese natio non ha mai girato un film e che viene osannato dalla critica e snobbato dal pubblico? Difficile dirlo davanti a un'opera così refrattaria a qualsiasi canone…
Il regista è un italiano, Minervini, che nella Louisiana, negli USA, sta appresso con la camera a un tizio, uno sbandato, e a tutta la fauna che gli gira attorno: la morosa, che è una signora sovrappeso tossica pure lei, la madre malata, la sorella tossica, alcuni amici alcoolizzati…tutta gente che conduce una vita minima, fatta di lavoretti ed espedienti. In comune tutti ce…
Salve a tutti , avevo in mente di fare questa Playlist da tempo , allora vorrei fare una lista con i migliori titoli usciti nel 2015 ovviamente non intendo solamente quelli pluripremiati agli Oscar , Golden Globe ,…
Ecco una classifica dei miei film preferiti usciti in Italia nell'anno solare 2015 e visti al cinema. Non è stata una grande annata. Pochi film imperidibili (almeno fra quelli distribuiti e rimasti in sala…
Lista o elenco in ordine sparso dei migliori film che, a mio avviso, sono usciti in sala durante il 2015. La lista non segue un ordine gerachico di preferenza.
Viviamo in una realtà che vuole omologare tutto e tutti, ci dicono che è la globalizzazione ma in fondo, per quanto mi compete, penso che il futuro dipenda sempre da noi, anzi sicuramente dipende sempre…
“Sono piccoli gruppi che cercano di sopravvivere, rimanere a galla, proteggere le loro famiglie e il loro territorio, persone pronte anche a far esplodere violentemente la loro rabbia nei confronti delle istituzioni che non li rappresentano affatto. Ecco perché parlo di «The other side», un modo di dire che in America si utilizza per tutti coloro che sono diversi in…
Con uno sguardo antropologico, Minervini ci mostra l’altra parte dell’America, quella non visibile, composta da uomini e donne in una comunità che sopravvive a se stessa, nel mescolio delle generazioni, tra anziani veterani che in preda all’alcool osannano il sogno americano e nipoti che vengono rassicurati, sul fatto che diventeranno soldati e sapranno tornare a…
Tanto tuonò che alla fine piovve..Se ne sarà accorta la stampa e la critica nostrana che la spedizione italiana a Cannes 2015 oltre che i famigerati tre moschettieri contemplava anche la presenza di un quarto incomodo? Non sarebbe nemmeno alle prime armi, Roberto Minervini (classe 1970),e neanche così a digiuno di attenzioni e di riconoscimenti, ma la scelta a posteriori di…
se in "stop the pounding heart" prendeva in visione una comunità rurale tra i primi palpiti del cuore che cercavano di soverchiare la religiosità onnipresente e forse un pò impegnativa di una ragazzina alle prime armi nel mondo esterno, qui minervinio ci porta direttamente nel grembo di una comunità meno rurale ma altrettanto isolata e scansata. reduci di diverse ere…
Uno dice Louisiana e pensa alla Nuova Orleans, al jazz, ai neri, al pollo fritto, ai coccodrilli e alla voglia di vivere, sempre e comunque. Uno dice Louisiana e pensa però anche a quei giorni del 2005, quasi 10 anni fa esatti, in cui la Natura ebbe una delle sue manie di superiorità, e si divertì a fare un pò di casino, giusto per dimostrare all'Uomo che può…
In mezzo agli schiamazzi tutti italiani sui film della nostra decantata sacra trinità, Sorrentino-Moretti-Garrone, s'inserisce, silenziosamente, lo splendido lavoro di Roberto Minervini, italiano ma americano d'adozione. Se il precedente, bellissimo, "Stop The Pounding Heart", aveva già portato alla luce il suo folgorante stile documentaristico, la sua ricerca antropologica…
Tutto il cinema di Roberto Minervini nasce all'insegna di un'estraneità cui, in diversa misura, concorrono molti fattori. In primo luogo, la scelta di lasciare l'Italia per cercare di offrirsi possibilità che il nostro Paese gli aveva precluso; successivamente, la decisione di specializzarsi in un genere, il documentario, tanto innovativo quanto difficile dal punto di vista…
L’America sommersa, più che profonda, ritratta da Minervini non concede nulla ai luoghi comuni. Quella del marchigiano è una forma di realismo puro, senza aggettivi, dove il montaggio sembra fare di tutto per evitare assonanze, simbologie, riferimenti cifrati e altre forzature di quella che, invece, è una osservazione quasi entomologica di una realtà di cui i…
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Commenti (3) vedi tutti
Quarto film-documentario (i precedenti sono sul Texas) di Roberto Minervini, regista marchigiano, che vive e lavora negli Stati Uniti. Presentato al Festival di Cannes del 2015, nella sezione Un certain regard e, successivamente, a Berlino.
leggi la recensione completa di laulillaDocumentario che per qualcuno avra' anche un valore "Sociale" ma tra Emarginati di vario genere si vede solo un grande senso di squallore,impoverimento e molto altro ancora ma sempre in negativo.voto.0.
commento di chribio1Un documentario che prova, osa, e riesce bene.
leggi la recensione completa di tobanis