Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Coraggioso e farraginoso remake del film di Tourneur che sinceramente mi deluse parecchio mentre questo di Schrader seppur con dei difetti mi colpì molto per l'atmosfera inquietante che lo pervade e l'idea di focalizzare il tema della metamorfosi animale mettendolo sullo stesso piano dell'educazione sessuale a cui la protagonista Irina viene iniziata in maniera forzata dal morboso e pressante fratello Paul che vuole sedurla per liberarsi dalla maledizione che incombe su entrambi.
L'originale di quasi quarant'anni prima lasciava molto alla immaginazione dello spettatore, puntando tutto sulla suspance, senza mai descrivere con le immagini le azioni del popolo felino, mentre Schrader nasconde solo la scena in cui Paul si ciba di una prostituta risvegliandosi con addosso frammenti del corpo della sua vittima intento a graffiare il pavimento in un gesto condizionato, il resto è tutto davanti ai nostri occhi: dalla scena in cui viene sbranato Ed Begley Jr fino alla trasformazione di Irina che ha le sembianze di una bellissima e tutto sommato brava Nastassja Kinski alla quale va attribuito il merito di aver dato il giusto equilibrio di innocenza e sensualità al suo personaggio, l'esatto opposto del carattere di Paul personificato egregiamente da Malcom McDowell, famelico e senza scrupoli.
Toccherà ad un intenso John Herad nel ruolo del veterinario dello zoo di New Orleans ad esorcizzare Irina dalla sua maledizione grazie al potere dell'amore ed in tal senso trovo stupenda l'ultimissima scena del film in cui la pantera accetta il cibo solo da lui mentre il ruggito riecheggia nell'esatto istante in cui David Bowie urla il verso "With gasoline" che sancisce il cambio di ritmo del tema portante intitolato "Putting out the fire", un brano fantastico che si intona perfettamente con le atmosfere fiammeggianti da magia nera che trasudano da una pellicola in cui i difetti sono racchiusi in una sceneggiatura che a tratti scricchiola ed una fotografia opaca, non adeguata al potenziale cromatico del film: osservate attentamente come la scena dell'albero circondato dalle pantere risulti troppo luminosa e sovraccarica di colori chiari, io avrei optato per una tonalità più crepuscolare a tinte scure.
Credo vivamente che "Il bacio della pantera" potesse riuscire molto meglio perchè il nucleo centrale della storia ha un altissimo potenziale di grande fascino e suggestione: poteva essere sviluppato più approfonditamente in fase di sceneggiatura ma una regia comunque solida, la prova degli attori e la riuscita delle scene con le pantere lo rendono un film molto più interessante dell'originale che a mio avviso è gratuitamente sopravvalutato essendo né troppo emozionante né troppo terrificante.
Stupendo il brano portante di David Bowie arrangiato in più versioni tutte comunque graffianti
Bellissima la Kinski in questo film: mi piace molto di più mora con i capelli corti ed ha uno sguardo da pantera che colpisce.
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