Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Inizia e si conclude in luogo quasi dantesco, dove la libido è una porta di cui l’uomo ha perduto la chiave e l’amplesso un rituale che sancisce una condanna primigenia. Così Paul Schrader in queste elegie che spalancano i cancelli dei sensi e le gabbie degli orrori esibisce una vena registica infervorita e ai limiti della perfezione. La Kinski, mai così totemica, rivela una penetrante mimica facciale, generosamente ostentata ma anche delicatamente malinconica. OST monumentale.
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