Regia di H.C. Potter vedi scheda film
Storia di una coppia di ballerini dal 1911 al 1918, dalla faticosa gavetta alla fama internazionale e alla morte di lui in un incidente aereo. Il film viene ricordato soprattutto perché vede Fred Astaire e Ginger Rogers per l’ultima volta insieme (con l’eccezione del tardo I Barkleys di Broadway, 1949) ed è il più anomalo della serie, per vari motivi. 1) Non è un vero musical, ma un biopic con alcuni numeri musicali (i due protagonisti sono realmente esistiti, e Irene ha anche collaborato al film): numeri che si presentano come tali, e non come intermezzi dell’azione. 2) Può essere letto come una sorta di velato rispecchiamento del sodalizio fra i due interpreti. Quando i due si conoscono, Vernon fa siparietti comici a teatro e non pensa a sfruttare il proprio talento per la danza, mentre Irene è solo una dilettante: il loro incontro segna per entrambi un salto di qualità e li trasforma in una coppia, dentro e fuori il palcoscenico (quella che invece Astaire e la Rogers non sono mai stati nella vita). 3) Non mette tra parentesi le vicende storiche: c’è la guerra, e c’è addirittura un finale tragico impensabile nei precedenti musical; più modestamente, c’è anche uno sguardo molto concreto sullo sfruttamento commerciale del successo (lancio di nuove mode, gadget, linee di prodotti sponsorizzati). Insomma: forse è eccessivo auspicarne una rivalutazione, ma certo ha qualche motivo di interesse.
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