Regia di Benjamin Rocher vedi scheda film
Serge Buren e' un membro della polizia di Parigi; insieme alla sua squadra, composta da giovani particolarmente affiatati tra loro, combatte il crimine senza esclusione di colpi. In conseguenza di un delitto particolarmente efferato, individuati i probabili colpevoli, procedono all'arresto degli stessi. Le cose, pero', sono complicate dalla scaltrezza dei criminali, e dall'ostilita' di un superiore, che non approva le modalita' operative di Serge, il quale, incidentalmente ha un relazione con la moglie dell'uomo, sua compagna di squadra. Un poliziesco d'azione assolutamente convenzionale, che ottiene un minimo di complessita' grazie all'intreccio con la vicenda sentimentale del "triangolo" amoroso. Le scene d'azione non vanno oltre semplici inseguimenti, pestaggi e sparatorie. I personaggi non sono approfonditi. Serge e' il classico poliziotto dai modi spicci, una caratteristica che lo rende inviso a diversi colleghi; ricorda vagamente il personaggio dell'Ispettore Christini del "Dobermann". Jean Reno fa quello che puo', ma gli anni sono passati anche per lui; la sua presenza e', comunque, a mio parere, l'elemento piu' interessante del film. L'ambientazione e' la citta' di Parigi, della quale l'opera si limita a mostrare qualche strada e la campagna circostante. Il film e' poco credibile, soprattutto nell'ultima parte, che mostra i poliziotti agire nei confronti dei malviventi con modalita' che non si addicono ad una forza dell'ordine. Immagino, comunque, che il regista non avesse avuto alcuna pretesa di realismo, e avesse preferito concentrarsi sull'azione. Se si accetta la piattezza dei personaggi e la scarsa originalita' della storia, ci si puo' anche divertire.
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