Regia di Henry Hathaway vedi scheda film
Un classico intramontabile: 'Il bacio della morte', diretto magistralmente da Henry Hathaway nel 1947, conserva intatto il suo fascino anche a così tanti anni dalla sua uscita.
Il film mescola sapientemente elementi appartenenti al noir (la voce fuori campo), al poliziesco (le indagini, gli avvocati, i procuratori), al ganster movie (rapine, sparatorie, regolamenti di conti) con annotazioni anche di carattere sociale (la figura del protagonista che ruba perché senza lavoro, non certo un'attenuante ma un appunto sulla disoccupazione esistente ai tempi in America, già riscontrata in altri film dell'epoca).
'Kiss of Death', come dice chiaramente una scritta alla fine dei titoli di testa, è interamente girato a New York, aperto e chiuso dalla già accennata voce fuori campo che introduce il protagonista Nick Bianco (Victor Mature), rapinatore con due complici di una gioielleria in un palazzo alla vigilia di Natale che viene beccato dalla polizia.
Da qui, un susseguirsi di eventi che lo porteranno alla resa dei conti finale con lo spietato Tommy Udo (Richard Widmark): Hathaway, ingiustamente bollato da molti come un semplice artigiano, costruisce, sulla base di una sceneggiatura, con una piccola riserva sul finale, forse un tantino troppo lieto, pressoché perfetta, una sequela di sequenze memorabili dove la tensione è palpabile e crescente dall'inizio alla fine.
Almeno quattro sono da mandare a memoria: la rapina conclusasi con l'arresto di Nick Bianco; la celeberrima e particolarmente crudele, avente per protagonisti lo psicopatico Tommy Udo e la malcapitata madre di un bandito che ha fatto la spia, con la donna (Mildred Dunnock) che viene scaraventata giù dalle scale sulla sedia a rotelle; la tesissima attesa di Nick Bianco nel suo appartamento di notte; il lungo ed elaborato faccia a faccia finale tra Nick Bianco e Tommy Udo, il cui volto compare a poco a poco da dietro una tenda.
Di alto livello gli attori: se Victor Mature, anch'esso spesso sottovalutato, fornisce, nei panni del rapinatore controvoglia dal volto comune, una delle sue più grandi prove, al pari del Doc Hollyday di 'Sfida infernale', sensazionale è l'esordio di Richard Widmark come Tommy Udo; il suo ritratto di gangster dalla voce metallica e dalla risata folle entra nella galleria dei più grandi cattivi della storia del cinema. L'Academy lo candidò all'Oscar come attore non protagonista ma, alla fine, optò per Edmund Gwenn nel più rassicurante ruolo di Babbo Natale!
Spiccano in parti secondarie Brian Donlevy nel ruolo di assistente procuratore e Coleen Gray, seconda moglie di Nick Bianco e voce over della vicenda.
Voto: 8 (visto in v.o.).
Ne è stato fatto un remake da Barbet Schroeder nel 1995, del quale ho letto opinioni contrastanti.
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