Regia di Henry Hathaway vedi scheda film
IL NOIR AMERICANO ANNI '40 e '50
Alla vigilia di Natale un gangster di nome Nick Bianco rimane coinvolto in uno scontro a fuoco durante la rapina ad una gioielleria e viene arrestato.
Il viceprocuratore D'Angelo gli propone di fare i nomi dei complici in cambio di una riduzione della pena, ma Nick si rifiuta di collaborare come già successo in passato. Durante la detenzione in galera apprende che la moglie si è tolta la vita e che le figlie sono finite in orfanotrofio, per cui decide di seguire il consiglio di D'Angelo e di collaborare con la giustizia.
Dopo aver parlato con la giovane Nettie Cavallo, che lo informa dell'istituto in cui si trovano le figlie a cui in passato aveva fatto da baby sitter, Nick rivela il nome dei suoi complici e ottiene di poter rivedere le due bambine.
Ma così facendo, l'uomo si inimicherà il boss di cui sta rivelando le malefatte, istigando peraltro il suo scagnozzo psicopatico Tommy Udo ad intervenire per farlo tacere per sempre.
La posizione di Danny, incastrato tra senso di responsabilità paterna e senso del dovere, si complicherà fino a mettere a serio rischio la propria incolumità. Splendido gangster movie diretto nel 1947 da Henry Hathaway, Il bacio della morte è tratto dal romanzo Stoolpigeon di Eleazar Lipsky, e fornisce al corpulento attore statunitense Victor Mature di uscire dal genere peplum e cappa e spada a cui era abbonato, per interpretare uno dei suoi ruoli più romantici e sfaccettati della propria nutrita carriera.
Nel valido cast spicca, in particolare, l'interpretazione di Richard Widmark, agli esordi e magnifico nel rendere epidermicamente repulsivo il suo personaggio di killer spietato dai metodi sadici, conosciuto come Tommy Udo: per questo suo ruolo l'attore, da noi doppiato benissimo da Paolo Stoppa, ottenne una nomination Oscar come miglior attore non protagonista e si aggiudicò il Golden Globe come miglior attore esordiente.
Nel 1958 è stato realizzato un rifacimento in chiave western, dal titolo Duello a Forte Smith, per la regia di Gordon Douglas.
Ma il remake ufficiale risulta quello ad opera di Barbet Schroeder, nel 1995, con un cast di nomi noti del calibro di David Caruso, Nicolas Cage e Helen Hunt.
Un rifacimento che, nonostante autore e cast, non si avvicina nemmeno minimamente al valore del titolo originario di Hathaway.
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