La recensione su Un burattino di nome Pinocchio

Un burattino di nome Pinocchio (1972): locandina

Chi non conosce la favola di Carlo Collodi al mondo d'oggi? Pinocchio é il bambino che, quando dice una bugia, gli si allunga il naso. Sono state realizzate varie versioni nella storia del cinema: una delle prime é quella della Disney, che però, crescendo ho apprezzato di meno per l'assenza di alcune risorse presenti nel libro (anche se vi sono momenti molto intensi), ne sono stati realizzati brutti sequel, uno in particolare prodotto da "MondoTv"/"Mondo TV", "Bentornato Pinocchio", dove Pinocchio fa gli stessi errori del primo film, consapevole di ciò che é successo (e ciò contribuisco alla rovina di tutte le fatiche compiute da Pinocchio nell'originale della Disney). Il personaggio di Pinocchio, non avendo conoscenza di ciò che é giusto e ciò che é sbagliato, é inconsapevole dei pericoli che gli corrono dietro e, spensierato, corre qualsiasi rischio fidandosi degli sconosciuti. Ricordiamo il Gatto e la Volpe, quali per corromperlo gli rubano due monete d'oro, o il temibile e spietato Mangiafuoco (N.B: credo che questo film rispecchi la versione migliore del film), che lo sfrutta per il suo spettacolo di burattini. Questo film ha molta più tensione ed espressione di altre versioni: non a caso é l'unico che si avvicina di più alla trama del romanzo. Vengono affrontate le tematiche della povertà, lo sfruttamento, lo sfottò, la pigrizia e il dramma di Geppetto, personaggio secondario che, a parer mio, va pareggiato con la trama di Pinocchio (soprattutto perché é lui che lo ha creato). Tra l'altro, si vede che questo é un film d'animazione nostrano: lo stile del disegno é originale, ma soprattutto viene rispecchiata una Toscana puramente italiana, assolutamente non americanizzata o altro. Vengono persino inseriti riferimenti a vie di città toscane, o anche gli spettacoli di Mangiafuoco. Ho adorato moltissimo le scene esplicite e/o cruente, come ad esempio la morte del Grillo (dove nel film Disney e non gli viene dato un ruolo fondamentale), la scena del bosco, che per un bambino potrebbe rappresentare il non dormire a vita (quasi quasi si avvicina a quella di "Biancaneve & I Sette Nani", ma con una tipologia di musica diversa) e l'impiccagione di Pinocchio, che rilascia un atmosfera sempre più vicina all'horror, visto che é un film incentrato all'insegnamento. Il ruolo della Fata Turchina é meno noto qui, perché a primo impatto non nota che Pinocchio ha bisogno d'aiuto, ma in seguito decide di andare in suo soccorso. Mi é molto piaciuta la crudeltà del famoso Omino Di Burro, personaggio che mi faceva sempre paura già nel film della Disney, immaginatevi qua. Si vede anche che in questo film vi sono vari riferimenti alla morte, passando come messaggio normale, che se visto con una mente adulta, riesce ad impressionare e non poco. Non solo: chi ha visto solamente la "solare" versione della Disney, rimarrà completamente shockato per certe cose che non si aspetta da questa pellicola.

Semplicemente favoloso.

9.