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I vinti

Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film

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La recensione su I vinti

di bradipo68
8 stelle

Chi sono i vinti a cui si riferisce Antonioni in questo suo film?Parte come un indagine sociologica che si dipana lungo tre episodi ambientati in Francia,Italia e Inghilterra.Da fatti di cronaca si cerca di capire dove potrà arrivare il degrado che attraversa la società di quel tempo.I vinti sono le vittime di questi fatti di cronaca?Può darsi ma a dir la verità la risposta sembra un altra:il giovanotto che si finge ricco a tal punto da ingolosire i suoi amici che lo uccidono per impadronirsi dei suoi soldi sembra prendersi una beffarda vendetta su di loro quando scoprono che in tasca ha solo soldi falsi.Come invece sembra vinto il giovane italiano che da solo si fabbrica i sogni grazie al crimine e al contrabbando e che dopo un odiessea notturna muore nel letto della sua casa o come è travolto dalla sua smania di apparire lo spiantato poeta che farebbe di tutto pur di guadaganre qualcosa e comparire in prima pagina.Addirittura un omicidio.Il film è in crescendo:dopo un primo episodio piuttosto opaco c'è un secondo episodio vibrante seppur irrisolto(soprattutto questa parte del film venne tagliata e rimaneggiata dai produttori rendendo più criptica la figura del protagonista che qui appare come semplice delinquentello di borgata senza le connotazioni anarchiche che aveva nella stesura originale) mentre il terzo episodio sarà per l'ambientazione londinese,sarà perchè anche qui si ritrova un cadavere,sarà per quella fugace inquadratura di una partita a tennis(stavolta vera) nel finale mi sembra che anticipi l'Antonioni cantore della Swinging London nello splendido Blow Up.La figura del poeta spiantato,psicoticamente attratto dalla notorietà ha un fascino malsano.Il terzo episodio è indubbiamente il migliore e anticipa la tendenza di Antonioni ad indagare sulle psicologie e sulle loro alterazioni.La ricerca della fama passa addirittura per un omicidio.Ma qui non è solo un fatto di cronaca.E' il segno di un disagio esistenziale ben tangibile....

Su Michelangelo Antonioni

solo nell'ultimo episodio compare lo stile dell'Antonioni futuro

Su Franco Interlenghi

bravo nel secondo episodio

Su Anna Maria Ferrero

non male

Su Peter Reynolds

piuttosto bravo

Su Jean-Pierre Mocky

ok

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