Gregorio Samsa, manager d'azienda nel pieno della propria esperienza e competenza professionale, viene licenziato. Come tanti altri nella sua situazione, si ritrova improvvisamente a perdere con il lavoro il suo ruolo nella società e persino se stesso. Rafforzando l'ossessione di essere vittima di un complotto, considera il licenziamento un errore madornale ed è disposto a far di tutto per riavere il suo posto. Attratto dalla bellezza di una ragazza che vive di fronte al suo appartamento, passa le sue giornate a spiarla, mentre il mondo esterno entra in casa con fragore attraverso il televisore acceso.
Note
Su una base narrativa interessante, il film deraglia pericolosamente in eccessi visionari, in voyeurismi esibiti, in caratterizzazioni che scivolano nella macchietta involontaria, in dettagli che simulano il grottesco, in flash che virano verso un inferno bianco. Della guerra quotidiana, della discesa verso la follia, restano solo opachi echi sonori: i rumori della strada, della tv accesa. Si è preferito mostrarli con tinte forti. Creando solo un forte squilibrio.
Un film indipendente che meriterebbe una diffusione più ampia, è una pellicola che farebbe discutere il suo pubblico e anche gli addetti ai lavori. Un cast ben armonizzato, da Toni Garrani, il protagonista, a Nicola Pistoia, Crescenza Guarnieri, Maurizio Bianucci.
Fuorigioco. In senso calcistico è quando un'azione s'interrompe e quando si riparte dal senso inverso rispetto a chi stava attaccando. Il giocatore in questo senso, si trova in un limbo: una zona dove a conti fatti, è libero. Libero di essere, anche solo per un attimo, se stesso. In questa zona neutra, lì dove il gioco non è più tale, anche le regole perdono il… leggi tutto
Ogni riferimento a Kafka (non) è puramente casuale. Il protagonista di Fuorigioco sembra aver rubato l’identità al commesso viaggiatore di La metamorfosi. Si chiama infatti Gregorio Samsa ed è un manager d’azienda over 50 che improvvisamente si trova senza lavoro. Il suo risveglio come un incubo. Cade in depressione, pensa di essere vittima di un complotto e la rabbia gli impedisce di… leggi tutto
Film indipendente, molto interessante. Il disagio di Gregorio, manager d'azienda, alla notizia del proprio licenziamento si trasforma in rabbia ossessiva. I suoi amici, licenziati anche loro, sono riusciti per quanto possibile a reinventarsi una vita nuova. Lui resta ancorato al suo odio e lo riversa spiando alla finestra una giovane donna che presto diverrà la sua ossessione, la sua…
Fuorigioco. In senso calcistico è quando un'azione s'interrompe e quando si riparte dal senso inverso rispetto a chi stava attaccando. Il giocatore in questo senso, si trova in un limbo: una zona dove a conti fatti, è libero. Libero di essere, anche solo per un attimo, se stesso. In questa zona neutra, lì dove il gioco non è più tale, anche le regole perdono il…
È una tavola con molte pietanze, dai gusti spesso dissonanti, quella che si presenta questa settimana ai cinespettatori. La stagione sta finendo e c'è spazio per molti piccoli film (non pochi tra…
Ogni riferimento a Kafka (non) è puramente casuale. Il protagonista di Fuorigioco sembra aver rubato l’identità al commesso viaggiatore di La metamorfosi. Si chiama infatti Gregorio Samsa ed è un manager d’azienda over 50 che improvvisamente si trova senza lavoro. Il suo risveglio come un incubo. Cade in depressione, pensa di essere vittima di un complotto e la rabbia gli impedisce di…
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Un film indipendente che meriterebbe una diffusione più ampia, è una pellicola che farebbe discutere il suo pubblico e anche gli addetti ai lavori. Un cast ben armonizzato, da Toni Garrani, il protagonista, a Nicola Pistoia, Crescenza Guarnieri, Maurizio Bianucci.
leggi la recensione completa di patricUn intricato gioco di specchi tra l'illusione di una trasformazione e la spietata realtà.
leggi la recensione completa di latinsmile