Regia di Grant Baldwin vedi scheda film
Basterebbe vedere come si è trasformato il packaging della bambola Barbie tra il 1953 e il 2009 per capire quanto spazzatura, quanto superfluo, quanto indottrinamento al consumo, quanta superficialità, quanto edonismo venga veicolato attraverso le merci e quanto sia lontano, al contempo, lo spirito pauperista del dopoguerra e il rispetto per il pianeta. La Barbie del 1953 conteneva una scatola e una bambola; quella del 2009 una miriade di altri ammennicoli del tutto inutili, simbolo di un'opulenza effimera e vuota, fine a sé stessa. Per far fronte a questa e a moltissime altre forme di spreco, Jen e Grant, affiatata coppia canadese sensibile ai problemi ambientali, si lanciano una sfida sotto forma di gioco: passare un anno intero senza produrre rifiuti o, almeno, producendone il meno possibile. Il documentario girato dallo stesso Grant Baldwin è il diario scanzonato di quei 365 giorni passati a combattere contro imballaggi inutili, a produrre dentifricio e saponi artigianali, a scambiarsi "esperienze" più che oggetti in occasione del Natale, riutilizzando in quell'occasione le stesse borse di tela che girano da anni tra parenti. Il tutto è intervallato da animazioni nient'affatto banali, dalle chiose tutt'altro che magniloquenti degli specialisti e da un artista che ha fatto dell'esibizione dei numeri inimmaginabili legati ai rifiuti la propria cifra espressiva, il tutto presentato in una veste carica di umorismo. Un documentario da non perdere che si affianca ad altri - come Home, Waste land e Thrashed - che, nel corso dell'ultimo decennio, si sono sforzati di inviare un messaggio forte e chiaro all'indirizzo di chi continua a pensare che il pianeta potrà farcela da solo, senza bisogno di una radicale inversione di rotta.
Premiatissimo: Grand Prize al Gold Film Festival, Best Environmental Documentary Feature all'Atlanta DocuFest e Audience Choice al Reel Earth Film Festival.
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