Regia di Shinnosuke Yakuwa vedi scheda film
Trentaquattresimo tra i film rilasciati in Giappone con cadenza annuale e dedicati al gatto robot venuto dal futuro (ma da noi se ne sono visti solo otto, tra televisioni private e satellitari), Doraemon - Il film: Le avventure di Nobita e dei cinque esploratori è precedente al reboot 3D uscito nel 2014, ma trova la sala sull’onda dei 2,5 milioni d’incasso di quest’ultimo. Rifacimento di Doraemon nel paese delle meraviglie (1982), racconta dell’urgenza d’avventura da parte del gruppo di amici/nemici dell’inetto bimbo Nobita che, nel frattempo, s’è preso con sé un candido cagnolino randagio, galeotto di sorprese: Doraemon - Super Ego venuto dal futuro, che accompagna i giovani sull’ottovolante di assurde esperienze per proporre insegnamenti morali col senno di poi - apre loro la porta di un paese africano incontaminato dai mali di oggi, fuori dal tempo moderno. L’avventura per i bimbi annoiati è servita. E se in teoria sarebbe opportuno fare a meno dei trucchi hi-tech dell’Eta Beta rotondo e baffuto (i chusky), come survivor di oggi alla prova dello stato di natura, la pratica bacchetta quest’idea arrogantella. Soprattutto a fronte di un regno abitato da cani evoluti, che a immagine dell’uomo parlano, amano e fanno colpi di stato. Film fotocopia dell’originale, aggiornato unicamente nel tratto grafico: morale all’insegna di responsabilità e solidarietà, ritmo a rotta di collo, piccole gioie surrealiste a forma di chusky, bimbi contenti.
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