Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Probabilmente il film più riuscito di Lino Banfi, grazie anche all'apporto significativo di un regista di qualità come Salce. A chi piace la comicità demenziale e pecoreccia di quegli anni, non può che piacere. Alcune gag sono oggettivamente dei capolavori.
Raccolta di gag tra di loro quasi scollate, sebbene legate da un esile filo conduttore. La differenza tra questa pellicola con Banfi e le altre decine e decine passate sul piccolo schermo la fa tutta Luciano Salce, la cui regia intelligente e accorta riesce a sublimare il talento naturale del buon Pasquale Zagaria, trasformandolo in un vero mattatore della risata. Molti episodi riescono a far ridere a distanza di anni, chi non li ha mai visti come chi li conosce, grazie al potente connubio tra l'inventiva di Salce e l'esuberanza di Banfi, uno su tutti il celeberrimo sketch del Colosseo in cui Don Peppino, in gita con i parrocchiani, incontra il protagonista Pasquale Baudaffi , scambiandolo per tale Pasquale Zagaria. Ne seguiranno una serie di ceffoni amichevoli con dialogo in barese stretto, genialmente sottotitolato in arabo. Non è certo l'unica gag riuscita di questa pellicola, che già con il solo titolo è riuscita a entrare nel parlato comune e si è ritagliata un posto di rispetto nello scenario della commedia italiana a tinte demenziali.
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