Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Comicità demenziale per una pellicola che si avvale di una sceneggiatura faragginosa e piena di buchi funzionale a mettere in scena una serie di sketch orchestrati da Lino Banfi (bravo come sempre). Divertirci ci si diverte, ma rimane un film sgangherato privo di una struttura di fondo. Divertentissimo il prologo e soprattutto l'epilogo metacinematografico (con tanto di cammeo del regista Salce che interpreta sé stesso) con una grandissima componente di autoironia. Gustoso cammeo di Nello Pazzafini, nella sequenza più divertente del film, che ripete sempre: "E ricordati una cosa: io mi chiamo Gennaro Gargiulo e se tu di sbagli una comanda io te rompo er...." Degna di nota anche la bonissima Michela Miti, tutta scosciata e piccante, fresca fresca dall'aver posato nuda per la rivista play-boy.
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