Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Otto divertenti sketch di avanspettacolo dal marcato retrogusto teatrale.
Otto divertenti sketch di avanspettacolo dal marcato retrogusto teatrale sono introdotti dallo stesso Lino Banfi, protagonista del suo migliore film in assoluto. Dopo decine di commediole sexy di medio successo commerciale ma scarsa sostanza, Banfi finalmente recita in una pellicola in cui la sua vis esplosiva è bilanciata e completata (non frenata) da un copione di sagacia luminosa – scritto da Roberto Leoni e Franco Bucceri con l'attore – che utilizza l'arte dell'equivoco, trave portante della commedia italiana di ogni tempo, con precisissimo rispetto dei tempi comici e mirabile intelligenza, tanto che certe sequenze (quella dello studio dentistico su tutte, dove l'interprete pugliese duetta col campano Gigi Reder) possono essere tranquillamente considerate autentici capolavori di umorismo. Irresistibili anche la scenetta del bar, quella della fabbrica, quella dell'ufficio (con Paolo Paoloni direttore refrattario agli "uranisti") e l'incipit ambientato al Regina Coeli. La iella di cui è vittima il povero "cretino" del titolo ricorda un po' troppo da vicino il personaggio di Fantozzi; qui tuttavia è da ritenersi un puro espediente comico/narrativo. Il grande Luciano Salce (sua la regia) compare poco prima dei titoli di coda. Franco Bracardi è un'agilissima spalla. Cult popolare.
Celebre l'orecchiabile motivetto della colonna sonora di Fabio Frizzi.
♥ OTTIMO film (8) — Bollino GIALLO
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