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Sette piccole croci

Regia di Vittorio Cottafavi vedi scheda film

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La recensione su Sette piccole croci

di mm40
4 stelle
Parigi. In un commissariato di polizia cominciano ad arrivare telefonate su telefonate: sembrava una giornata qualunque e invece per la città si sta scatenando una scia di omicidi. Inevitabilmente gli investigatori pensano subito a un serial killer.
 

Tratto da un romanzo giallo di Simenon, con l'adattamento per il piccolo schermo firmato da Sergio Failoni, Sette piccole croci è un piccolo film espressamente televisivo in tutto e per tutto - riprese in interni, scenografie scarne, dialoghi prevalenti sull'azione - girato inevitabilmente in bianco e nero poichè ci troviamo nel 1957 e questo è il massimo che la Rai può fare. Il regista è l'esperto Vittorio Cottafavi, già attivo da circa 15 anni nel cinema e qui al debutto per la televisione: il suo rapporto con la Rai sarà lungo e proficuo. Formalmente parlando, gli esordi del 'cinema in tv' somigliano piuttosto a un teatro filmato, sebbene Cottafavi riesca ad attribuire ritmo e dinamica a sufficienza all'opera; fra gli interpreti a sua disposizione si segnalano Ivo Garrani, Tino Bianchi, Carlo Alighiero, Antonio Cannas, Carlo Bagno, Renato De Carmine e Gianni Santuccio. Come testo, per una pellicola in fin dei conti 'sperimentale', la scelta è di ambizioni modeste, ma nel futuro prossimo Cottafavi proporrà trasposizioni di opere letterarie più impegnative, fra cui scritti di Dostoevskij, Ibsen, Moliere, Sofocle. 4/10.

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