Regia di Giorgio Amato vedi scheda film
Buon film, molto realistico
Più che positiva la prova di Amato, che con maestria, semplicità e costi contenuti, mette in scena un piccolo e realistico dramma familiare, avvalendosi di un ottimo cast.Un immobiliarista,squallido e avido,con tratti nevrotici, sull'orlo del fallimento, con la complicità della moglie repressa sessualmente e di un cognato socio, ignorante e razzista,invita a cena allo scopo di corromperlo, un misistro di cui è diventato amico, per ottenere un appalto che possa risollevare le sorti finanziarie della sua azienda,blandendolo anche con una "escort" estemporanea,in quanto la vera "titolare" subisce un tragico e imprevisto incidente,nell'indifferenza generale.La situazione però prende una piega del tutto inaspettata,della trama non si dice altro per ovvie ragioni. Vale invece la pena di soffernarsi sulle dinamiche interpersonali, che si sviluppano nel film.La ballerina di "burlesque" che sembra doversi piegare a un ingrato e inatteso compito, assume a sorpresa un ruolo attivo, in virtù di un fascino sottile e di una sorprendente capacità affabulatoria, prende in mano la situazione,approfittando scaltramente, in un gioco di seduzioni a catena, della disperazione dell'imprenditore e dell'insoddisfazione della di lui moglie.Tutti i personaggi della storia sono dei cinici perdenti,privi di moralità e concentrati sui loro biechi interessi.E' una gara, al ribasso,a chi è più meschino e sporco, perfino la donna di servizio,si concede pur di non perdere il posto.
E' proprio una storia figlia dei nostri tempi e dei nostri luoghi, dove la corruzione è un fenomeno diffuso e ha anche i connotati più sgradevoli,quali arroganza,impunità e cialtroneria.
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