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Eroi in vendita

Regia di William A. Wellman vedi scheda film

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La recensione su Eroi in vendita

di mmciak
8 stelle

"Eroi in vendita" diretto nel 1933 da
William A. Wellman,devo dire che mi è
piaciuto.

La storia racconta che durante la 1°
guerra mondiale Tom Holmes e un suo amico
sono chiamati per andare in missione a raccogliere
informazioni per l'acquisizione di un ufficiale tedesco.

Però l'amico di Tom, figlio del banchiere Roger Winston,
in preda al terrore si rifiuta di andare e Tom si vede
costretto a partire da solo.

Poi Tom cattura un ufficiale tedesco ma viene ferito
poco prima dell'arrivo e lo da a Roger,che a questo punto
viene coperto da onorificenze,raccontando una bugia,
pensando che l'amico è morto.

Ma Tom in realtà è prigioniero dei Tedeschi,
e dopo l'armistizio viene liberato,ma per i dolori
alla schiena per delle grosse schegge gli viene
consigliato di usare morfina per non sentirli.

Dopo un po' di tempo rincontra Roger che lo
assume in banca dove il padre è il capo,
che non conosce la verità ed è orgoglioso del
figlio,però è diventato un dipendente della morfina.

Fino a che insoddisfatto del suo lavoro
il padre di Roger lo convoca per mandarlo via,
ma prima scrive al giudice per la sua dipendenza,
e va a disintossicarsi.

Quando esce sceglie Chicago come ripartenza.

Il Film prodotto dalla Warner Bros. e la Vitaphone
Corporation,è l'ennesimo lavoro del regista
William A. Wellman,che da come ho capito
a lui piaceva miscelare i generi e infatti anche
a questo lavoro mette insieme il Drammatico
con la Commedia,e come emblema di questo
ci mette i personaggi dei padroni di casa della
mensa-Hotel,ma soprattutto quella dell'inventore
comunista,prima contro il capitalismo,prima
di diventarlo lui grazie a Tom per una macchina
per la lavanderia,che diventerà fonte di guai.

Comunque il regista narra la odissea di Tom
Holmes,che gli capitano di tutti i colori,
e non è neanche un tipo fortunato perché
si fa 5 anni di carcere per una sommossa
che non ha causato ma voleva impedirla,
e dove ha perso la moglie in questa,
per poi essere cacciato da Chicago.

Bisogna dire che Wellman era uno che puntava
molto a essere realista, e infatti le scene iniziali
di guerra sono realizzate bene e anche quelle
della sommossa popolare verso le macchine
ti rimane impressa per quello,e poi è bravo che
con un inquadratura e senza fronzoli sa narrarti
gli eventi che succedono.

Poi alla fine incentra dei destini contrapposti tra
Tom e Roger che dopo tante vicissitudini si troveranno
disoccupati in Pennyslvania a trovare lavoro.

Il regista da un chiaro messaggio della follia
della guerra, dove praticamente l'esercito è
manipolatore di coscienze, e riesce ad essere
attuale quando narra la crisi dell'America dopo
la caduta del 1929 di Wall Street dove tanta gente
faceva la fame,con un chiaro ottimismo che l'America
tornerà grande dopo questa.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove spicca soprattutto l'immensa interpretazione
di Richard Barthelmess,che interpreta Tom in maniera
"carnale" e riesce da solo e con i suoi sguardi a farti rendere
conto della drammaticità della situazione,poi figurano anche
Aline MacMahon, Loretta Young (una delle migliori Attrici
del periodo,infatti è memorabile nel ruolo di Ruth),
Gordon Westcott, Robert Barratt, Berton Churchill,
Grant Mitchell, Charley Grapewin, Robert McWade, G. Pat Collins,
James Murray e Edwin Maxwell.

Invece nel reparto tecnico segnalerei la suggestiva
Fotografia in bianco e nero di  James Van Trees,
che è una potenza nelle scene di massa.

In conclusione un buon Film,
dove Wellman si conferma di essere
un gran narratore e di tenere in pugno
la drammaticità degli eventi, ma in mezzo
con personaggi ironici per una odissea
della vita di Tom Holmes, dalla Grande Guerra alla
Grande Depressione,respinto dalla società,ma non smetterà
mai di lottare e di reagire,per un finale che fa
riflettere e dove riesce a essere attuale per la crisi
dopo il 1929 che si viveva in America.

Il mio voto: 7. 

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