Regia di David Cronenberg vedi scheda film
uno dei film piu' importanti e sconvolgenti degli ultimi 25 anni. Rispetto ad altri film sul tema delle brutture mediatiche, "Videodrome" evita la facile retorica, operando una riflessione che scava a fondo nelle motivazioni psicologiche, sociologiche e antropologiche. Film morboso, onirico, allucinato, labirintico, di quelli che meritano piu' di una visione. Warhol lo defini' "l'Arancia Meccanica degli anni 80". In comune col film di Kubrick, ha un particolare con trascurabile: il fatto che i temi del sesso e della violenza siano solamente dei pretesti narrativi, dei "motori" per un discorso ben piu' ampio e approfondito. Fino a meta' durata, "Videodrome" sembra un film "normale"; ma quando, nella seconda parte, la "nuova carne" comincia a materializzarsi, si comincia a far fatica a distinguere la realta' dall'allucinazione. Un film sorprendente, angosciante, che ha il coraggio di mostrarci l'indicibile e di trattare con gli anfratti piu' oscuri della nostra psiche e della nostra societa'.
assomiglia clamorosamente a Sherylin Fenn!!!
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