Regia di David Cronenberg vedi scheda film
VOTO 7,5 INDAGATORE Perverso e psicologico fino all'eccesso della negazione della realtà per una visione allucinata ed irreale delle esistenze. Esistenze tutte trattenute dietro ad abitudini, ai cliché "imposti" dalla società, ma che nascondono dentro (è la base del cinema cronenberghiano) una perversione ed una violenza, non pericolose se accettate e comprese ma mortali se rifiutate a priori. Non dobbiamo avere paura del "mostro" dentro di noi, in questo caso stimolato per mezzo della TV, nella quale il protagonista (un Woods spaventato e malato) ottiene avventure erotiche e incubi allucinanti. L'immagine e la metamorfosi soffocano un po' il film nel finale (troppo affrettato e a dir poco messianico), ma questa è una pellicola da vedere e da rivedere. Cronenberg non ha paura del "senso di repulsione" e impone allo spettatore un tour de force in balia delle paure, delle fobie più intime che nascondiamo nei meandri della nostra personalità.
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