Regia di Blake Edwards vedi scheda film
A Parigi, nel '34, una cantante di cabaret disoccupata (Andrews, moglie del regista) si "reinventa" come uomo grazie al suggerimento di un amico gay (Preston). Finisce così col trovare lavoro e con l'ingraziarsi un gangster che scopre il trucco fino all'agnizione finale per il pubblico.
Giunto con Edwards al suo quinto remake, Victor Victoria ha l'indiscutibile merito di trattare con brio ed eleganza il tema dell'omosessualità vera (il personaggio di Preston) e presunta (quello della Andrews), evitando di scivolare nella storpiatura e conferendo grande dignità ed umanità ai due protagonisti, senza mancare di affondare colpi - alla maniera di Lubitsch - sul perbenismo della società dell'epoca. Oscar per la colonna sonora a Mancini e Bricuss.
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