Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Un pretestuoso Almodovar cerca di muoverci artatamente a commozione con materiale posticcio (il soggetto del film non è suo ma della scrittrice Alice Munro) cospargendolo di ulteriore fuffa mielosa.
Soltanto la postilla finale con la quale si asserisce che devi perdere un figlio per comprendere quanto hai fatto male sparendo a tua madre, fa capire quanto siano scemi figli, amiche e registi, con in cima la colf acida (Rossy de Palma, “bruttezza” tipica almodovariana) origine di tutti i gratuiti casini che vorrebbero animare questa gracilissima pièce.
Il film che vorrebbe celebrare l’ineluttabilità e la catarsi del dolore legato agli abbandoni (tutti si abbandonano in questo film.. solo io non ho abbandonato la sala..) affastella strani figuri attorno alla Julieta giovane (Adriana Ugarte) che diverrà di botto cinquantacinquenne (Emma Suarez) con un coup de théatre degno del Mago Zurlì.
Una passerella d’ansia ruspante spalmata a secchiate.. l’amore improvviso, una figlia rimasta presto senza padre e la sua fuga, inquietante quanto assurda, dalla mamma, che sa solo di drammino da fiction sudamericana.
Almodovar coltiva batticuore casareccio fregando la maggior parte della platea che non guarderebbe mai fiction, ché fa troppo casalinga depressa, ma al cinemello domenicale riesce a bersi anche di peggio trincerandosi dietro l’alibi della firma altisonante… come con questo Almodovar al meno del minimo sindacale che tiene in ballo questa Julieta mai abbastanza credibile nelle sue rassegnazioni, nei suoi capricci, nelle variazioni d’umore.. nel subire situazioni al limite come colf insopportabili (e inutili, se ci fate caso..) senza riuscire mai a cucire uno straccio di legame, di complicità, di amore filiale, di amicizia e rispetto reale, anche con la stessa Ava, amica in teoria molto intima (anche del compagno in realtà) che le rivelerà piccoli e grandi segreti praticamente solo a fine film.
Che poi non ce l’ho con Almodovar, poveretto.. se la gente apprezza ‘sta robetta… non è certo colpa sua…
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