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Julieta

Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film

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alan smithee

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Julieta

di alan smithee
4 stelle

Julieta, giovane vedova, vive per la figlia Antia, che la ripaga fuggendo di casa appena diciottenne con un gruppo di sedicenti religiosi. Una sofferenza senza spiegazione, fino a quando la legge del contrappasso riavvicinerà entrambe. Melò sfacciato e a senso unico, troppo concentrato sulla (doppia) protagonista, lasciando allo sbando l'altra.

locandina

Julieta (2016): locandina

FESTIVAL DI CANNES 2016 - CONCORSO

Le circostanze di una separazione: la scoperta di una verità, la presa di coscienza tardiva di aver arrecato alla propria madre un dolore indescrivibile proprio quando le circostanze beffarde e malevole della vita ti spingono a vivere situazioni non molto dissimili.

Quando ormai la ferita è troppo aperta per poter pensare ad una cicatrizzazione, il rimorso lascia posto al ricordo di un tempo che non si è riuscito a vivere come  le circostanze avrebbero richiesto.

Adriana Ugarte

Julieta (2016): Adriana Ugarte

 

Julieta, cinquantenne solia e triste, vive malinconica a Madrid, con un uomo disposto ad amarla, ma senza l'entusiasmo che una storia d'amore potrebbe presagire: vedova da decenni, non vede la propria figlia unica da tredici anni, quando, appena diciottenne, la ragazza la abbandonò seguendo un sedicente gruppo fanatico-religioso. Solo oggi la figlia, madre di tre figli di cui uno morto di recente, si fa viva comprendendo l'errore di aver fatto soffrore una madre a tal punto, straziata come lo è lei ora, privata precocemente dell'affetto del suo figlio morto in un incidente.

locandina

Julieta (2016): locandina

Da una novella di Alice Munro, Pedro Almodovar abbandona le stratosfere pazze e ridanciane del suo sguaiato (ma in fin dei conti divertente e celebrativo di un suo passato spensieratamente folle) Gli amanti passeggeri, per rituffarsi a capofitto nel melodramma, manierato e atteggiatissimo.

Cupo e senza speranza, ma anche civettuolo e propenso a perdersi in scene madri forzatamente suggestive, ma senza l'ironia e la vitalità che lo resero grande o forse il più grande di Spagna da tempo immemore, Almodovar si perde dentro un melò manierato e senza cuore, troppo ricattatorio e schematico, troppo laccato e costruito, per appassionare veramente.

Michelle Jenner, Emma Suarez

Julieta (2016): Michelle Jenner, Emma Suarez

Julieta è resa con un certo scavo ed approfondimento da due attrici brave e belle, Emma Suarte e Adriana Ugarte. Ma è il personaggio della figlia che sparisce, risultando completamente abbandonato a se stesso da un regista che si concentra troppo e doppiamente sulla protagonista, dimenticandosi di scavare quel minimo sindacale necessario  giustificare, o almeno spiegare, atteggiamenti, omissioni, comportamenti per questo inqualificabili da parte di una figlia fantasma, la cui presenza rimane evanescente, incompiuta.

Che sia reaponsabilità della scrittrice canadese, o di Almodovar, non so proprio dirvelo, non avendo letto il romanzo da cui il film ha tratto ispirazione.

Di certo la trasposizione appare zoppa, troppo sbilanciata su una figura (la madre) e completamente incurante dell'altra. E Pedro, che dirige con il solito savoir faire e la classe che mai si è lasciato da parte, dal canto suo si trova troppo preso a rendere tutto dolorosamente melodrammatico, o teso a stupire il suo stuolo di ammiratori con la valorizzazione scenografie sgargianti di rossi infuocati che ammaliano certo, ma risultano ancge alla lunga un trucchetto facile e ruffiano.

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