Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
Un trip assurdo , tra Enter The Void e Mulhalland Drive
Refn torna al cinema , abbandonando le stradi calde dell'Asia per far breccia in quelle di Los Angeles. La storia di Jessie , aspirante ed incantevole modella , che dopo aver firmato un contratto dovrà scontrarsi con l'oscura e psicadelicha realtà di quell'ambiente. Lo script è ridotto al minimo , non come il precedente Solo Dio Perdona , e viene lasciato molto spazio agli ambienti ed alle incessanti luci dei neon che , accompagnate da un ritmo di musica da tachicardia ( sembrano le soundtrack del primo John Carpenter ) , regalano allo spettatore un viaggio disumano e provocatorio ; il regista danese questa volta mette nel mirino il mondo della moda parlando della bellezza , il santo graal di ogni essere umano da cui è impossibile farne a meno , tra l'altro abbastanza esemplificativo il passaggio dall'innocenza velata di una bellissima Elle Fanning al completo trasformismo del peccato , protagonista assoluto del resto del film ; è difficile dire la posizione che occupererà questo film nel corso del tempo , ma è da matti non riconoscerne l'ottima forma e il riconoscibilissimo stile del regista , autore di un altro film davvero controverso.
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