Trama
Quando Jesse, aspirante modella, si trasferisce a Los Angeles, la sua giovinezza e la sua vitalità sono divorate da un gruppo di donne ossessionate dalla bellezza, che faranno di tutto per ottenere ciò che lei ha.
Approfondimento
THE NEON DEMON: UN HORROR SULLA BELLEZZA
Diretto da Nicolas Winding Refn e sceneggiato dal regista con Mary Laws e Polly Stenham, The Neon Demon racconta la storia di Jesse, una giovane ragazza che arriva a Los Angeles con il sogno di diventare modella. La sua ascesa e la sua purezza suscitano però gelosia e invidia: mentre alcune ragazze si inclinano al suo cospetto, altre cercheranno disperatamente di rubarle la bellezza.
Con la direzione della fotografia di Natasha Braier, le scenografie di Elliott Hostetter, i costumi di Erin Benach e le musiche di Cliff Martinez, The Neon Demon è un horror sulla bellezza, come ha tenuto a precisare il regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Cannes 2016: «Per molti anni ho coltivato il desiderio di realizzare un'opera sulla bellezza perché questa è molto presente nella mia vita. Ho potuto notare che la bellezza dà alle donne molto potere ma non solo. Nella nostra società, la bellezza sta prendendo talmente piede che ne siamo tutti ossessionati. E l'ossessione spesso può portare alla pazzia. Nella mitologia greca, Narciso si innamora così tanto della sua bellezza per finire annegato nel suo riflesso».
Noto per la capacità di rivoluzionari i topoi dei film di genere, Refn con The Neon Demon ha voluto cimentarsi con un film horror: «C'è un modo per soddisfare i codici del cinema di genere senza conformarsi? Si può fare un film horror senza orrore? Sono queste le domande che mi sono posto. Per dare vita ai quattro personaggi femminili di The Neon Demon desideravo lavorare con giovani sceneggiatori, con alle spalle esperienze da drammaturghi e in grado di padroneggiare l'arte del dialogo. Ho avuto la fortuna di trovare le qualità che cercavo in Polly Stenham, famosa drammaturga britannica, e in Mary Laws, autrice americana in piena ascesa. Lavorare con loro è stato magnifico: ognuno aveva un proprio approccio e le rispettive prospettive hanno contribuito a plasmare la sceneggiatura in maniera emozionante».
I PERSONAGGI PRINCIPALI
«Il personaggio principale di The Neon Demon è quello di Jesse, una giovane e bella ragazza, apparentemente innocente e originaria dello stato della Georgia, che va incontro a una trasformazione nel momento in cui la sua carriera da modella decolla. La interpreta Elle Fanning, che pur essendo un'attrice dalla straordinaria modernità mi ricorda le grandi dive del cinema muto. Ha una straordinaria capacità di trasformazione... Per prepararsi al ruolo, le ho presentato tutta una serie di film (non solo horror) da vedere, tra cui La valle delle bambole di Mark Robson (1967) e Lungo la valle delle bambole di Russ Meyer (1970). Jena Malone, invece, ha contribuito significativamente alla creazione del personaggio di Ruby, che in fase di scrittura era ancora più enigmatico. Avevo bisogno di qualcuno che potesse trasformarsi in Ruby e Jena era all'altezza delle aspettative.
Nel momento in cui in fase di preproduzione è saltato fuori il nome di Keanu Reeves non ho avuto dubbi. Per me, era un po' come un cerchio che si chiudeva: avevo conosciuto Keanu un decennio prima, quando ho firmato il mio primo grande contratto a Hollywood per un film che non è mai stato fatto... Ho sempre sperato di poter lavorare con lui: in pochi hanno il suo status di icona pop, il suo talento e la sua aura da star.
L'interprete per il personaggio di Jack era complicato trovare da trovare per via del fatto che era ancora poco definito nella mia mente. Quando due giorni prima delle riprese si è presentato Desmond Harrington a un tratto tutto mi è sembrato chiaro: con la sua enigmatica personalità Desmond porta la giusta dose di mistero in Jack. Ho voluto poi sul set Christina Hendrick, a cui far impersonare Roberta Hoffman, la direttrice dell'agenzia di modelle di Jesse.
Il regista Gaspar Noé mi ha invece parlato di Karl Glusman, da lui scelto per Love. Non gli ho prestato molta attenzione: Karl mi ha contattato ma non gli ho mai risposto. A riprese oramai imminenti e senza ancora l'attore giusto, al suo rientro in Francia l'ho contattato per vedere cosa si poteva fare. L'ho fatto venire a una seduta di reading con Elle Fanning e tra i due la chimica è stata subito evidente», spiega Refn.
LA PRODUZIONE
«Dopo aver girato Solo Dio perdona a Bangkok volevo realizzare un film a Tokyo ma mia moglie Liv non voleva vivere nella capitale giapponese. le ho chiesto quale città le sarebbe andata bene e mi ha risposto "Los Angeles". Ambientare The Neon Demon a Los Angeles risponde quindi a esigenze tanto personali quanto professionali. Mentre le principali firme della moda hanno sede a New York e a Parigi, l'industria dell'intrattenimento porta a Los Angeles. In qualche modo, possiamo dire che Los Angeles fa da ponte tra tutta l'industria dell'intrattenimento e il resto del mondo. Per contro, girare a Los Angeles è molto costoso. Così ho dovuto far quadrare i conti per mettere insieme la migliore squadra di tecnici possibile. Ciò si è rivelato un bene perché mi ha dato la possibilità di lavorare con gente più giovane e dalla mente più fresca.
Ho poi passato due mesi alla ricerca di buone lenti anamorfiche e per riparlarle ho scelto vecchi obiettivi poco utilizzati al giorno d'oggi. Il Crystal Express è stato realizzato da Joe Dunton, una leggenda nel campo delle lenti anamorfiche: si tratta di grandi lenti in grado di regalare un effetto "cosmetico" sui volti. Avevo bisogno che la pelle delle attrici risultasse il più possibile vicina a quella che vediamo nelle foto dei servizi di moda, alterate del tutto dall'uso di Photoshop. Facendo i conti con il budget a disposizione, non potevo "trattare" la pelle in post-produzione e avevo bisogno di avere l'effetto direttamente in fase di ripresa. Il lavoro di scenografia e di direzione della fotografia è stato cruciale sia in fase di progettazione sia in quella di realizzazione. Prima delle riprese, ho chiesto alla costumista di non risparmiarsi in fatto di abiti: i costumi dovevano essere raffinati e ricordare in tutto quelli dell'alta moda.
Per il montaggio ho lavorato nuovamente con Matthew Newman, mio collaboratore sin dai tempi di Bronson. Quando l'ho assunto per la prima volta nel 2007 per un episodio della serie televisiva Miss Marple, non avrei mai immaginato che le nostre strade sarebbero state così legate. Ha contribuito in maniera sostanziale a cambiare il mio modo di fare cinema. Matt non si limita al montaggio ma interviene anche in fase di scrittura e la sua forza creativa contribuisce non poco al risultato finale. Dal momento che ho girato in maniera cronologica, vedevamo il film costruirsi sotto i nostri occhi e a volte era necessario riscrivere o apportare delle modifiche: lo abbiamo fatto insieme.
Per le musiche ho chiesto a Cliff Martinez qualcosa che richiamasse l'amore e l'orrore. In un primo momento, ho usato come musiche temporanee dei pezzi di Bernard Hermann, il compositore di Alfred Hitchcock, ma non erano quelle adatte alle mie esigenze. Oltre alle musiche originali, ho usato pezzi già esistenti come Waving Goodbye di Sia, che considero una delle artiste femminili più dotate, e i pezzi Mine e Demon Dance, composti da Julian Winding, mio nipote», aggiunge Refn.
Trailer
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Commenti (27) vedi tutti
Un film particolare. Più un lavoro di arte e di estetica che un vero e proprio film. Suggestivo, ma non per tutti. Sarà amato più che altro da intellettuali che da chi guarda un film per puro piacere. Voto: pienamente sufficiente.
commento di Yusaku87La telluricità del cinema di Refn ha lasciato il passo a una purezza di vibrazioni che nell'ultima fase (da Valhalla Rising in poi) ha raggiunto il diapason. Se la vista assoluta non sempre ci è data, il recupero di provvidenziali analisi (Baratti, Bellavita, Sangiorgi) apre quello squarcio di luce in grado di dare forma a tutto questo ben di Dio.
commento di Inside man“La bellezza non è importante, è l’unica cosa che conta” Frase cardine, e intrinseca, dell’opera di NWR che lancia una sfida che rischia di rimanere fine a se stessa. Un talento immenso confinato in uno spazio sempre più ristretto. Una rinuncia volontaria, tra genio e follia.
leggi la recensione completa di supadanyVisivamente perfetto ma pretenzioso in maniera insopportabile!
commento di vjarkivL'impianto favolistico di questo pastiche misogino in salsa horror soggiace un pò enfaticamente ad un plot di genere con molte concessioni al kitsch e qualche citazione di troppo (Polanski, Lynch, De Palma,...Argento!) che ne fanno un prodotto derivativo dalla messa in scena estetizzante e pretenziose ambizioni d'autore non andate a buon fine.
leggi la recensione completa di maurizio73Apprezzabile dal punto di vista estetico; per il resto eccessivamente lungo, senza ritmo....mezz'ora in meno sarebbe stato meglio.
commento di Travis21Marilyn Manson, Brett Easton Ellis, Kubrick e Argento (dei tempi di Suspiria) entrano in un bar...
commento di moviemanDavid Lynch è un' altra cosa ...
leggi la recensione completa di daniele64Una boiata pazzesca
commento di ClochardVisione allucinata del mondo della moda, dove regna cattiveria e malvagità, dentro una idealizzazione effimera della bellezza. Il film è girato in uno stile straniante, surelleale, con poche incursioni nell’horror vero e proprio: riesce comunque a trasmettere un vero senso di inquietudine. Voto 7/10.
commento di alexio350Film brutto, alla fine dei conti. Non orrendo, ma più brutto del previsto.
leggi la recensione completa di tobanisPAZZESCO a dir poco! Quelli di Cannes non hanno capito nulla.
commento di FiestaFolle e elegante assieme a un misto di glamour e violenza,certo non tutto e' lineare,comprensibile....ma chissenefrega.Voto 7.
commento di ezioTHE CONCEIT DEMON Non aspettatevi niente di neanche lontanamente somigliante o riuscito come Drive... Voto 1.
leggi la recensione completa di cinefoxFilm di sputtanamento dell’industria dell’effimero, modelle et affini, con i suoi patetici valori, narcisismo patologico, vanità smisurata, misoginia ed estetizzazione femminile, ma che risulta troppo manieristico, affettato, teatrale, lento, dissociato, e nell’ossessiva ricerca dell’eccesso dirompente finisce per infastidire lo spettatore
commento di Maciknight"E se non siete d’accordo, sbagliate voi, perché io sono NWR e voi non siete un ca@@@!”
leggi la recensione completa di michemarUn film malato. Importante evitare il contagio - non ci vuole molto - e la furberia dell'autore. Che si prenda la responsabilità di un'opera che va da sé. Non importa il curriculum (!), è solo "una vertigine per coglioni".
commento di Bebertcapolavoro
commento di sindibadtannerUn trip assurdo , tra Enter The Void e Mulhalland Drive
leggi la recensione completa di BobDeLarge97le immagini sono al solito molto belle, la musica pure; il "messaggio" è condivisibile...ma allora cosa manca? è un film troppo esplicitamente a "tesi", con una sceneggiatura da lasciare interdetti per l'ingenuità mostrata. quando filmava il silenzio in Valhalla Rising, WNR era molto più incisivo e credible...e anche un po' meno pieno di sé.
commento di giovenostaNWR spacca, divide ma non lascia indifferenti. Ottime le musiche di Cliff Martinez.
leggi la recensione completa di hallorannCol suo cinema Refn parla continuamente... per immagini, musiche ipnotiche, attraverso la candida bellezza della protagonista femminile. I pensieri fluiscono spontaneamente, senza bisogno di spiegazioni, dal regista allo spettatore...tramite un'osmosi edonistica di intuizioni.
leggi la recensione completa di fayValentineIpnosi acustica, visiva, recitativa, concettuale per un'opera che trascina in un incubo che, come tale, è lettura del reale. Aldilà dei significati, su tutti l'immortale tema della bellezza, è un puro piacere per occhi e orecchie, financo nei titoli di coda. Evidenti citazioni argentiane. Non per tutti, consigliatissimo, e da rivedere più volte.
commento di scafoide“La bellezza non è tutto. È l’unica cosa”. Ecco qui il link della mia recensione completa: http://mgrexperience.blogspot.it/2016/06/the-neon-demon-di-nicolas-winding-refn.html
commento di MrGiov7Un film pazzo di un regista altrettanto pazzo,ma è una pazzia che affascina e coinvolge fino alla fine.Incredibile la sceneggiatura e il gioco fra musiche,luci e dialoghi.VOTO:8
commento di supervale222La bellezza dura poco.La perfezione è quasi una chimera. Jesse la possiede e per questo impiega il tempo di un contatto per sfondare nella moda.Ma dovrà fare i con un mondo aggressivo e rancoroso che finirà per fagocitarla. NWR abbozza quattro righe di copione,ma le sviluppa con una maestria ed una tecnica visiva esemplari,da brivido caldo
leggi la recensione completa di alan smitheeNicolas Winding Refn raggiunge l'apice della propria carriera, scagliandosi contro il mondo della moda e le oscure ossessioni che si nascondono in essa.
leggi la recensione completa di AlbertoBellini