Regia di Tim Miller vedi scheda film
Un particolare film di supereroi. Un "picchiatore" professionista si scopre malato ed accetta, per amore, di sottoporsi ad un trattamento in grado di guarirlo e contestualmente fornirgli capacità straordinarie. Nel corso della terapia rimane sfigurato, sfugge alla sua donna e, preso il nome di Deadpool, si mette sulle tracce dell'uomo, anch'egli dotato di poteri sovrumani, responsabile della trasformazione. La particolarità del film è insita nella natura del protagonista, un personaggio sboccato, ed egocentrico, non malvagio ma certamente non animato da nobili ideali, se non l'amore per la sua compagna. Un "antieroe". Il film si apre con la narrazione di un agguato che il protagonista compie contro un convoglio di veicoli al servizio del "cattivo". Le fasi dell'agguato sono intervallate dalle sequenze che narrano i fatti antecedenti, con una carenza: l'eroe Deadpool è in contatto con altri due supereroi, ma non è spiegato come sia avvenuta la conoscenza. Il film è incentrato sull'azione, che è incalzante e ben rappresentata, con sparatorie, inseguimenti, esplosioni, combattimenti coreografici, etc.; il finale è lieto, nonostante la storia abbia punti di contatto con la più triste vicenda di Darkman, ed induca alla riflessione sulle insicurezze ed il mutamento di propositi conseguenti all'essere sfigurati. I dialoghi sono ben costruiti e divertenti, ed i personaggi, in particolare il protagonista, non si prendono troppo sul serio. Buona la colonna sonora.
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