Regia di Brady Corbet vedi scheda film
Film visto a Venezia 72.
Questo film racconta la vita della famiglia Americana costretta a vivere in Francia perché il padre è coinvolto nelle trattative per la fine del primo grande conflitto mondiale, con lui la bellissima moglie e il figlio.
Film diviso ad episodi che definire pretenzioso è poco, racconta la crescita di un futuro dittatore spietato ma se si riduce a questo direi che possiamo parlare di fiasco.
Invece mi piacerebbe che il film avesse una lettura più ampia.
I capitoli sono tre e si basano su tre gesti importanti del protagonista bambino: l’attacco, l’isolamento, l’attacco forte e deciso.
Il padre sta trattando la tregua del primo conflitto che sappiamo fu spietato con la Germania e fu la partenza per il secondo conflitto mondiale e le dittature europee.
Uniamo questi due punti...paragoniamo il bambino alla Germani di allora. Inizieremo a trovare delle similitudini interessanti nei tre periodi storici della nazione tedesca: L’attacco a tutta europa
La crisi che tolse il cibo ai tedeschi e la voglia di isolarsi
L’attacco della Germania Nazista spietato a tutto il mondo.
Visto così il film è una attenta analisi di come il trattato di Versailles sia stato dettato da fini prettamente economici (si parla chiaramente di olio) e non umanitari producendo effetti devastanti negli anni successivi…il tutto con chiari rimandi a momenti storici anche molto più vicini.
Sarebbe bello se il film fosse stato scritto così.
Il film comunque risente di lungaggini non pertinenti, una colonna sonora che proprio non ho capito e una cura dei personaggi a volte approssimativa, il finale particolare , forse troppo con quel turbinio di telecamera, lascia gli spettatori a riflettere per qualche istante
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