Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Ultimo film di Vittorio De Sica alla regia, generalmente maltrattato dalla critica (pur con qualche significativa eccezione, come le recensioni positive di Giovanni Grazzini e Gian Luigi Rondi) e oggi dimenticato. Eppure è un'opera che merita una rivalutazione almeno parziale poichè, al di là di uno stile di regia un pò troppo accademico, è riuscita a rimanere fedele al tema principale della novella di Pirandello da cui è tratta (la segregazione della donna siciliana e l'ansia di vivere che la coglie quando esce dalla sua prigionia forzata) e offre una buona interpretazione di Sofia Loren, vincitrice di un David di Donatello e del premio per la migliore attrice al festival di San Sebastian, che restituisce con accenti sinceri il tormento di Adriana. L'aggancio finale con lo scoppio della prima guerra mondiale mi sembra un pò forzato; tuttavia non si può negare al regista un certo gusto nella creazione delle atmosfere, sottolineate efficacemente dalle musiche malinconiche del figlio Manuel. Richard Burton piuttosto incolore, mentre l'attore irlandese Ian Bannen se la cava dignitosamente nel ruolo del fratello e primo marito della Loren. La novella di Pirandello era molto breve e guadagnava in efficacia ciò che il film perde aggiungendo particolari non necessari. Nel complesso, comunque un diligente passo di addio al cinema da parte di un maestro della regia. voto 6/10
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