Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Sarebbe facile smontare, sferzare quasi ogni film, ma cerco di vederne ogni volta i lati positivi, ovviamente per mio tornaconto e piacere personale. Le idee di partenza di questa pellicola sono buone, l'amore che dura oltre la morte (già visto però nel film coreano The Letters del 1997), l'uso della tecnologia, la luce delle stelle che continuiamo a vedere anche dopo la loro estinzione, la vicenda però comincia ben presto ad accusare limiti fastidiosi: una crescente inverosimiglianza, situazioni troppo scontate e tirate per i capelli, snodi logici smaccati e pretestuosi, e soprattutto tanta, ma tanta ingenuità ed un approccio vagamente amatoriale. Tornatore non è regista di film d'azione, e quindi poteva risparmiarci la scena dell'incidente d'auto simulato, che risulta imbarazzante e ridicola, il punto più basso della pellicola. Ma anche altre parti della vicenda appaiono sghembe, zoppicanti e ondivaghe, e lasciano alla fine in bocca un gusto asprigno ed acidulo. Poteva essere migliore. Molto migliore.
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