Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Una studentessa italiana di astrofisica e stuntwoman è innamorata di un maturo professore che sta in Scozia. I due si sentono quotidianamente, lui cerca di aiutarla a superare un trauma legato a un incidente d'auto avvenuto anni prima. Poi improvvisamente lei scopre che lui è morto; ciononostante continua a mandarle lettere cartacee, mail e video via web.
Il passo fra sublime e, si perdoni il termine fantozziano, cagata pazzesca, talvolta è brevissimo; Tornatore ne La corrispondenza lo percorre di slancio. La sua sceneggiatura è una sofisticata struttura cinematografica in cui convivono sentimenti forti e riflessioni altrettanto pungenti sull'amore, sul senso della vita, sul senso della realtà; eppure un certo romanticismo facilone spinto a oltranza pervade questa struttura, deteriorandola lentamente fino all'implosione finale, con il patetico (gravido di emozione fino all'inverosimile) video d'addio del lontano amante. Lontano amante paragonato a una stella, che brilla nel cielo anche quando in realtà la sua vita si è esaurita da tempo: una metafora sottilissima, al punto che la banalità sfugge dalle mani del regista/sceneggiatore e si impossessa della sua creatura artistica. Ciononostante un plauso va a tutti i responsabili della confezione del film, l'ennesima conferma che Tornatore è uno dei pochi in Italia a poter competere con la massima tranquillità con i massimi cineasti mondiali contemporanei; fra gli attori - cast adeguatamente internazionale: Jeremy Irons, Olga Kurylenko, Shauna Macdonald, James Smillie, Irina Kara. Nel reparto tecnico si sottolineano invece le presenze di Ennio Morricone, colonna sonora, Fabio Zamarion (fotografia) e di Massimo Quaglia per il montaggio. Produzione totalmente italiana: Isabella Cocuzza e Arturo Paglia, Paco cinematografica, Rai e contributi ministeriali senz'altro meritati. 4/10.
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non so come dirtelo Miguel,l'ho appena visto e metto questa opera tra le meno riuscite del bravo regista (e dire che La Migliore Offerta mi era piaciuto)....prolisso e grottesco.....a mano a mano che procedeva avevo l'impressione che Tornatore volesse prendermi in giro....ma dai,una giovane donna (amante)innamorata di un uomo che poteva comodamente essere suo padre (la figlia era piu' anziana di lei..) che nel tempo non riusciva ad elaborare un lutto....non so,mi sembrava tutto cosi' strano,cosi' inverosimile,senza nulla togliere a quanto hai detto tu nel commento a proposito di Tornatore stesso....uno dei pochi registi a poter competere a livello internazionale.....ma non con questo film....grazie ancora....ogni tanto ti disturbo,scusa....ma con te mi trovo.....
Mi sa che stiamo dicendo la stessa cosa, eh... :D un prodotto eccellente per gli standard italiani, dai contenuti che lasciano perplessi, e parecchio... ti ringrazio per i commenti e quando ho qualcosa di sensato con cui replicare lo faccio! ;)
Grazie Miguel e ciao!
Visto di recente, è stato come prendere un calcio nei maroni quando meno te lo aspetti (non che faccia meno male se te lo aspetti, ora che ci penso meglio...). Tornatore è un autore che amo, certamente tra i migliori in Italia, e spero vivamente che torni presto a dirigere un nuovo film che rimpiazzi questo nella mia memoria (RAM).
Un saluto,
Marco
Ciao Marco! Mettiamola così: purtroppo anche i grandi sbagliano, e naturalmente lo fanno in grande...
Caro Miguel, ho provato a vederlo ma non ci sono riuscito. Evidentemente non fa per me. Un caro saluto.
Non fartene un cruccio, è un pastrocchio di film nel quale il risultato non corrisponde alla somma degli addendi. E te lo dico da grande amante del cinema di Tornatore di cui ho da pochissimi giorni visto il meraviglioso "Ennio".
Un saluto,
Marco
Grazie, sei molto gentile. Saluto ricambiato.
Per una volta tutti d'accordo. Massimo rispetto per Tornatore, ma ogni tanto anche lui può fare un passo falso.
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