Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Delusione totale per un film privo di spessore del quale si "salvano" unicamente oggettivi contenuti tecnici.
Esco dalla sala con un’unica certezza: questo è il peggior film di Tornatore che io abbia visto. E’ una pellicola di una noia mortale per almeno metà di due inutili ore rindondanti ed inutilmente attorcigliate su se stesse. E’ un peccato perché l’idea di fondo era buona (le stelle morte delle quali ci giunge solo la luce, l’amore che travalica l’esistenza terrena), ma la sceneggiatura è debolissima con quell’odioso cellulare che suona dappertutto (ma quasi mille euro di tecnologia non prevedono la sola modalità vibrazione?), gran parte dei messaggini di tenore adolescenziale, filmati, lettere e fiori recapitati con disarmante puntualità. Per non parlare della scontatissima storia tra il docente fascinoso ed attempato e la supergnocca giovane e soda. Che palle! E se Zamarion fa il possibile almeno per valorizzare alcuni scenari dentro i quali si svolge la vicenda e Morricone (decisamente sotto tono) tenta di colmare l’inconsistenza della sceneggiatura, Tornatore scivola inesorabilmente dentro una banale mediocrità narrativa che non gli si addice. Fatalità scontate (il fortunoso ritrovamento delle sdcard), cane, uccello e foglia vagante da melodramma stucchevole, i ladri che ripuliscono un intero condominio…non funziona quasi niente dentro a questo film. A coronamento di tutto un sostanziale lieto fine su TUTTI i fronti del quale non avremmo sentito la mancanza, mentre ci è mancata molto mezz’ora in meno di proiezione... almeno per attenuare la sofferenza. E’ un film “furbetto”, stracolmo di pubblicità occulta (a parte HP che non sarà felicissima per i rappresentati metodi di funzionamento dei suoi pc!! e per il marchio alternativo preferitole). Due stelline; unicamente per i contenuti tecnici. “La sconosciuta” o almeno “La migliore offerta” distano …. astrofisici anni luce! L’unico kamikaze di questo film mi sembra sia stato Tornatore, cimentatosi in una pellicola insignificante.
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