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Walker Texas Ranger: Lucas

Regia di Michael Preece vedi scheda film

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La recensione su Walker Texas Ranger: Lucas

di mm40
3 stelle

Durante un'operazione antidroga Walker, Texas ranger, salva il piccolo Lucas, tenuto segregato dai genitori tossici. Il bambino, 7 anni, viene affidato proprio a Walker, in attesa di capire meglio la sua situazione. La madre di Lucas nel frattempo muore di Aids, malattia che ha purtroppo trasmesso anche al figlio.


Sesta stagione della popolare serie Walker Texas Ranger, episodi 3 e 4: due puntate da tre quarti d'ora ciascuna che vanno a formare la storia di Lucas, trasmesso anche come unico film televisivo di un'ora e mezza. Siamo nei consueti territori del telefilm con protagonista Chuck Norris: Buoni con la B maiuscola contro Cattivi con la C maiuscola, un tasso di patetico oltre la soglia del tollerabile e una discreta dose di azione a condire il tutto, con inevitabile morale in cui trionfa un'altra maiuscola, stavolta la G di Giustizia. Lucas è un prodotto per il piccolo schermo e si vede sin dal primo fotogramma; ma soprattutto è un lavoro destinato agli affezionati dell'attore-esperto di arti marziali. Alle solite spalle Clarence Gilyard Jr., Noble Willingham e Sheree J. Wilson si affiancano qui nel cast Brion James, Hely Joel Osment (proprio lui: il futuro bambino de Il sesto senso, 1999, comunque già celebre per alcune parti a Hollywood tra le quali quella del giovane Forrest Gump nell'omonima pellicola del 1994) e Justin Chapman, nel ruolo di Cordell Walker da piccolo nella sottotrama che si interseca con la trama principale. Il ritmo vacilla, la sceneggiatura (Nicholas Corea, da un soggetto di Chuck e Aaron Norris) non è tra le più solide della lunga serie; rimane quantomeno mitologico il finale per il fatto che, una volta tanto, Walker/Norris mostra i suoi sentimenti in pubblico e piange (ma solo perché è al funerale di un bambino, sia chiaro). 3/10.

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