Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Un classico tra i più celebri della science fiction anni Sessanta, diretto da Richard Fleischer e scritto dagli esperti Harry Kleiner (Carmen Jones, La casa di bambù, Bullitt, Danko) e David Duncan (Ricerche diaboliche, L'uomo che visse nel futuro) sulla base di un soggetto di Otto Klement e Jerome Bixby. Ad Isaac Asimov venne commissionata la novelization dello script: trovandovi, nonostante l'indubbia originalità della vicenda, numerosi buchi narrativi, apportò alcune modifiche e, avendo avuto carta bianca, pubblicò il suo romanzo precedendo l'uscita del film. Ma il fascino di Viaggio allucinante, più che negli sviluppi della vicenda (alcuni medici, più un agente dell'FBI, vengono miniaturizzati e spediti all'interno del corpo di uno scienziato in coma per operarlo dall'interno), governati dalla regia sapiente ed efficace di Fleischer, risiede nelle squisitezze visive e nelle atmosfere suggestive evocate dall'imponente team di scenografi e maghi degli effetti speciali (Oscar per entrambe le categorie) e dalla fotografia del grande Ernest Laszlo, che evidenziano un gusto per il fantastico e uno smalto figurativo di spettacolare resa espressiva. Un ulteriore, pregevole contributo alla riuscita del film viene poi dal cast di ottimi attori, da Stephen Boyd a Edmond O'Brien, da Donald Pleasence ad Arthur Kennedy. E con, naturalmente, Raquel Welch, meravigliosa, in una tutina aderente da mozzare il fiato. Nel 1987 Joe Dante ne girerà un riuscito remake (Salto nel buio).
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