Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Un sottomarino nucleare ed il suo equipaggio ridotto alle dimensioni di pochi micron per entrare nel circolo arterioso di un paziente colpito da emorragia cerebrale e ridurne il conseguente ematoma con un laser. Il paziente uno scienziato portatore di un importante segreto militare. Tempo 60 minuti prima che cessi la miniaturizzazione.
Il team composto da un famoso neurochirurgo con i suoi assistenti tra cui una giovane e bruna Raquel Welch, un comandante del sottomarino, un incaricato della sicurezza ed un responsabile militare.
Il viaggio inizia con una imprevista deviazione dal circolo carotideo a quello venoso giugulare a causa di una misconosciuta fistola arterovenosa e prosegue con molti altri imprevisti e sorprese che lo rendono quasi un thriller nei 60 minuti di tempo a disposizione dell’equipaggio prima che cessi l’effetto della miniaturizzazione: superamento del cuore ottenuto mediante suo arresto temporaneo raggiungendo attraverso l’arteria polmonare i polmoni ove fanno rifornimento di ossigeno, sabotaggio del laser di bordo, attacco degli anticorpi e cellule fagocitariei, e tanto altro. Una sceneggiatura ed effetti speciali ammirevoli per l’epoca ( 1966). Un regista, Richard Fleischer, già famoso per altri film tra i quali 20,000 leghe sotto i mari e che firmerà molti altri capolavori. Un film che ho visto alla sua uscita in Italia e rivedendolo dopo tanti anni lo considero ancora uno dei capisaldi della fantascienza. Non per niente Isaac Asimov ha fatto della sceneggiatura del film che gli era stata fornita l’oggetto di un romanzo da lui pubblicato sei mesi ancor prima dell’uscita del film nelle sale.
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