Regia di Georg Wilhelm Pabst vedi scheda film
Si tratta di un melodramma dalla struttura "corale" che racconta le difficili condizioni di sopravvivenza nella Vienna del dopoguerra, intorno al 1920. Nella via Melchior si intersecano i destini di diversi personaggi, soprattutto quelli di Marie (Asta Nielsen) che si innamora di Egon, un arrivista sociale e crede falsamente che sia coinvolto in un omicidio; seguiamo poi la storia di Greta Rumfort (Garbo), che a causa della perdita in Borsa del padre entra nel giro di una mezzana che gestisce una casa di appuntamenti e viene salvata dalla prostituzione da un tenente americano innamorato di lei.
La copia ricostruita dalla Cineteca austriaca, da me visionata, dura due ore e mezza, mentre ne esistono diverse copie tagliate di durata inferiore. Nell'ambito di un film corale dai molti personaggi è ben strutturato, ben diretto, con personaggi sfaccettati e tutti ottimamente caratterizzati. È un'opera che si allontana dagli artifici dell'Espressionismo allora in voga in Germania, cercando un Realismo che si accorda efficacemente con le convenzioni del muto (il film è girato tutto in Studio). Nel cast brillano molti interpreti di talento, fra cui oggi si ricorda soprattutto una giovane Garbo, non ancora al culmine della sua aura divistica, ma comunque credibile nel ruolo della ragazza virtuosa sull'orlo della perdizione. Al suo fianco il giovane attore svedese Einar Hansen, ugualmente scoperto da Mauritz Stiller e tragicamente scomparso pochi anni dopo,affascinante e di buon rilievo nel ruolo del tenente della Croce Rossa Davey che prima viene ospitato dalla famiglia di Greta, poi a causa di un equivoco si deve allontanare ed infine la salva per amore dalle grinfie di possibili clienti; da ricordare anche Werner Krauss nel ruolo dell'odioso macellaio, che pochi anni prima era stato Caligari nel film omonimo, e la bravissima Valeska Gert nel ruolo di Madame Greifer, la mezzana. Sicuramente uno dei migliori film di Pabst, che in un certo senso era un "regista di dive", avendo dato il meglio di sé qui con la Garbo e pochi anni dopo con Louise Brooks in due film memorabili, sempre di forte stampo melodrammatico.
Voto 9/10
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