Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Vero e proprio spot pubblicitario che elogia l'Italia Craxiana degli anni 80', quarta potenza mondiale economica (questo almeno era il resoconto ufficiale all'epoca), con la sua città simbolo, quella Milano da bere che tutti gli italiani desideravano e che veniva continuamente e ossessivamente martellata nella testa in una pubblicità di un noto digestivo. VIA MONTENAPOLEONE e' una vera e propria celebrazione della bellezza estetica, del culto dell'immagine, lusso, soldi facili, edonismo e individualismo sfrenati. Una vera e propria fotografia di quell'epoca che molti ancora rimpiangono. Questo non significa che il film di Carlo Vanzina (giusto lui poteva dirigerlo) sia un'opera seria e riuscita. Le (assurde) ambizioni sociologiche e di costume, vengono qui mortificate in una confezione ultrapatinata, con storielle senza un minimo di spessore che ruotano intorno alla celebre via che da il titolo al film e che coinvolgono alcuni personaggi dell'alta borghesia milanese. Troviamo una bella e affermata fotografa di moda che vive una vita libertina e senza impegni; una giovane e bella moglie annoiata che viene sedotta da un viscido e cinico play boy; una madre iperprotettiva che non accetta che suo figlio non e' più un bambino; un giornalista gay che preferisce tenere nascosta la propria omosessualità; una giovane e scombinata coppietta prossima alle nozze. A un'interpretazione troppo spesso mediocre (non mancano gli ottimi attori) si aggiunge uno scavo psicologico dei personaggi ridicolo, per delle vicende personali che farebbero la gioia delle appassionate di gossip e romanzi Armony. Tutto si basa sulle apparenze, la mondanità e una sconcertante superficialità che metterà le basi per la futura entrata nella scena politica del Cavaliere. Cast che comprende non attori come la top model danese Renee Simonsen e Sharon Giusberti; attori diciamo "forzati" come Carol Alt, Corinne Clery e Luca Barbareschi e altri già ampiamente affermati come Valentina Cortese, l'americana Marisa Berenson, l'onnipresente Renato Scarpa, il cabarettista Paolo Rossi e l'emergente Fabrizio Bentivoglio. Film vacuo e stupido.
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