Regia di Satyajit Ray vedi scheda film
CONTIENE ANTICIPAZIONI - Interessante e intenso questo melodramma di Satyajit Ray, il quale riesce a tracciare il convincente ritratto di un amore traumatizzato, in particolare di lui. I due sarebbero fatti l'uno per l'altra, ma lui, messo all'improvviso davanti ad una scelta, perde l'occasione, l'unica occasione. Il suo problema non è l'amore, perché questo ce l'ha, ma il fatto che manca di coraggio e sostanzialmente è un vigliacco. Risultato: due vite irrimediabilmente distrutte. In particolare, il suo atto di vigliaccheria in un momento chiave brucia - credo comprensibilmente - l'amore nel cuore dell'amata. Questo è un evento irreversibile, perché nel cuore della donna certe virtù dell'uomo, come appunto il coraggio in certi frangenti, sono condizione indispensabile per la stima e l'amore verso di lui. Una volta che l'amore è stato spezzato in quel modo, non si può più ricostruire. Il protagonista, che fino a quel momento soffocava il rimorso con la distrazione e con tante sigarette, ha la sua colpa e la verità su di sé sbattutegli in faccia dalla vita stessa, la quale sembra voler regolare tutti i conti fino all'ultimo spicciolo. Il finale è amaro, ma anche l'unico possibile.
Le situazioni e i personaggi non sono nuovi, anche pensando a certi film americani dei decenni passati, ma hanno comunque la loro carica di forza e di verità, oltre forse che di monito verso chi potrebbe commettere gli stessi errori. Il regista è abile nel rendere i contorni e l'intensità della situazione con piccoli accorgimenti di regia, e la recitazione dei due bravi protagonisti (lei è anche bellissima, oltre tutto). Un film da vedere, e da meditare.
PS: la versione sottotitolata traduce "Il vigliacco", termine secondo me più adatto alla situazione rispetto al "codardo" della locandina, il quale fa pensare soprattutto al soldato codardo in battaglia.
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