Regia di Daniele Ciprì, Franco Maresco vedi scheda film
Palermo, 1995: nei giorni della retrospettiva 'Il cinema di Vittorio De Seta' (18-26 ottobre) viene registrata da Ciprì e Maresco questa lunga intervista con il regista siciliano e il critico cinematografico Goffredo Fofi. Come di consueto per la coppia di cineasti di Cinico tv, l'intervista non si pone particolari formalità: Fofi addirittura racconta di quanto poco apprezzasse i primi documentari di De Seta all'epoca della loro uscita. Naturalmente la riverenza nei confronti dell'oggetto-soggetto della discussione traspare in ogni modo, così come - intelligentemente - C&M decidono di inserire di tanto in tanto alcune brevi sequenze tratte dai lavori di De Seta, per implementare il film, ma anche per renderlo più facilmente fruibile a un pubblico non espressamente cinefilo alla massima potenza. De Seta infatti, pur essendo un maestro riconosciuto nell'ambito della cinematografia non solo italiana, non ha mai incontrato un vero successo di pubblico, anche se la cosa non è mai sembrata pesargli più di tanto. Nel corso di questi quasi tre quarti d'ora di intervista ha modo di rimarcare le sue posizioni artistiche, spinto da Fofi a dichiarare, non a torto, che il suo cinema ha sempre tentato (con successo, spesso) di coniugare etica ed estetica. Un'ottima spiegazione dell'insuccesso di pubblico e del successo di critica che hanno caratterizzato pressochè l'intera carriera di De Seta, a ben vedere. 6/10.
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