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Via col vento

Regia di Victor Fleming vedi scheda film

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La recensione su Via col vento

di scandoniano
10 stelle

Rossella O’Hara (Vivian Leigh) è la tenace figlia di un latifondista della Georgia, che, alla vigilia della guerra di secessione, brama l’amore di Ashley Wilkes (Leslie Howard), pur essendo ambita da molti altri ragazzi. Ma Ashley è promessa a Melania (Olivia deHavilland) ed il tenebroso avventuriero Rhett Buttler (Clark Gable) si fa sotto con grande insistenza. L’arrivo della guerra sconvolge tutto.

Leggendario drammone chilometrico (quasi 4 ore di visione) per la regia ufficiale di Victor Fleming (ma con Selznick, il produttore, vero mentore del film, che ha affidato la gestione anche ad altri registi, tra cui George Cukor), vincitore di ben 8 premi Oscar meritatissimi, tra cui si segnalano la sceneggiatura di Sidney Howard e l’indimenticabile tema musicale di Max Steiner. Il Technicolor scintillante lascia ben impresse nella mente degli spettatori le indelebili immagini dei tramonti sfolgoranti, di un rosso mai visto prima né dopo.

Si tratta di uno dei film più famosi della storia del cinema, citatissima ed epica pietra miliare della settima arte, per quanto, ad occhi attenti, tecnicamente imperfetto ed a tratti approssimativo. Il film è datato 1939 e i fardelli dell’epoca, nella versione nostrana, si vedono tutti: i nomi italianizzati (in realtà Rossella sarebbe Scarlett), il parlato di tutti i neri con i verbi sistematicamente all’infinito, il doppiaggio professionale e che rappresenta uno straordinario valore aggiunto nella versione italiana. Il film è un kolossal assoluto per lo spessore della storia e l’intensità della narrazione, che tocca in profondità i temi della guerra, del lutto, dell’amore; eppure la caratterizzazione dei personaggi di Rhett e Rossella non lo fanno essere un melò, ma “solo” un film drammatico in costume, con il famoso finale aperto che ancora oggi non ha eguali.

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