Regia di Victor Fleming vedi scheda film
Protopolpettone di dimensioni semibibliche…a me imbarazza realmente il quantitativo stomachevole di stellette tributatogli da pubblico e critica nel corso degli anni. Del resto i tempi non sono cambiati. Le nostre mamme piangevano con Via col Vento e le nostre mogli si struggono con I Ponti di Madison… i plot non si evolvono, gli impianti non s’ammosciano, squadra che vince non si cambia, (anche se giustifico l’allora assai più dell’adesso)… Per tornare a Gone with the wind, razzista e guerrafondaio e con una Rossella porta sfiga come poche, macchina strappa lacrime, forte della valanga di denaro investito, degli impianti scenografici monumentali, della tecnologia profusa (il technicolor inizia ad impazzare, se avesse potuto la produzione avrebbe inserito due tramonti al giorno…) ci trascina nel più bieco smielato melò addomesticando tutti gli archetipi a disposizione. Il successo programmato a tavolino è l’unica vera meraviglia di questa pellicola. Un film creato col solo intento di vendere cinema. E le mie due stellette sono un tributo a questo sforzo imprenditoriale. Se oggi godo della macchina cinema, tutto sommato lo devo anche a certo pionierismo cinematografico che doveva per forza farsi strada nel grezzo immaginario collettivo a colpi bassi. “Dopotutto, domani è un altro giorno” chiosa l’imperterrita Mizz Rozzella (… - e vedremo quanto incasseremo al box office - avrebbe aggiunto, oggi, il leggendario produttore David Selznick …)
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