Regia di Victor Fleming vedi scheda film
Un film mitico, in tutti i sensi, apoteosi del cinema hollywoodiano classico, amato dal pubblico a tutte le latitudini e generalmente maltrattato dalla critica. In teoria non ci sarebbe altro da aggiungere poichè sono stati versati fiumi di inchiostro, ma ci rimango sempre male quando leggo le recensioni o le opinioni negative su questo film di personalità come Giovanni Grazzini, Natalia Ginzburg, Giulio Cesare Castello, Ennio Flaiano, Jacques Lourcelles, Stanley Kauffmann, Richard Schickel, Andrew Sarris ecc... (gli ultimi tre, per chi non li conoscesse, sono influenti critici cinematografici americani). Perchè la cultura "alta" odia il film e lo taccia di mediocrità? A mio parere è un caso di snobismo culturale eccessivo e fastidioso, perchè il film ha molti pregi su cui contare, molte sequenze che si imprimono comunque nella memoria, vuoi per l'aspetto figurativo dovuto all'affascinante fotografia a colori (memorabili le sequenze dell'assedio di Atlanta), vuoi per la resa del cast : secondo me fra gli attori l'elemento debole è Leslie Howard, troppo flemmatico e compassato come Ashley, ma sia Clark Gable che Vivien Leigh sono proprio bravi, anzi direi insostituibili nei loro ruoli, hanno la chimica giusta e sanno costruire due personaggi vivi, energici, affascinanti anche nelle loro debolezze. Il film si lascia seguire con un autentico coinvolgimento emotivo soprattutto nella prima parte, la più efficace e riuscita; a tratti è certamente un pò prolisso e con qualche facile soluzione melodrammatica, soprattutto nella parte del matrimonio fra Rhett e Rossella, ma resta nel complesso opera degna di tutto il rispetto possibile, se non forse di vera e propria ammirazione (purtroppo sconta il fatto di non essere stato diretto da un grande regista : il suo vero autore fu il produttore David O. Selznick, ma per diventare un capolavoro assoluto forse avrebbe necessitato della regia di George Cukor, un vero maestro che fu licenziato dopo una decina di giorni e sostituito con Victor Fleming, onesto artigiano che però non ha saputo dargli un'impronta autoriale riconoscibile). In definitiva, un film a cui resto legato per motivi personali e affettivi imprescindibili, che mi ha regalato tante emozioni e mi ha fatto sognare, anche se non ha la consistenza artistica di altri capolavori del cinema, ma resta ugualmente un prodotto memorabile dello studio system dell'epoca d'oro di Hollywood.
voto 9/10
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