Regia di Victor Fleming vedi scheda film
come non amare questo film? Fino a quando c'e' equilibrio tra pubblico (l'affresco storico) e privato (le vicende amorose), cioe' le prime 2 ore e mezza, il film sfiora il capolavoro assoluto, con un vigore narrativo mirabile, pagine di grande forza lirica (straziante il dolly sulla stazione di Atlanta), uno stile per l'epoca piuttosto innovativo e una fecondita' tematica non trascurabile. Peccato che poi nell'ultima parte il racconto si sfilaccia. Resta comunque un monumeto del cinema, frutto di un'ambizione folle e quasi riuscita. Rimane uno dei pochi film americani sulla guerra civile ed ebbe grande influenza sul melodramma e sui colossi storici degli anni a seguire, capolavori compresi: Visconti (la pietas per un mondo che si eclissa, portando con se vizi e virtu') e Cimino (la violenza della guerra che arriva a oscurare l'armonia e la spensieratezza della giovinezza) ne sanno qualcosa. Un'opera che sa comporre un'epopea convincente sulla societa' americana in un'era di cambiamento, offrendoci una galleria di personaggi straordinaria (oltre ai protagonisti, commovente il vecchio sudista Thomas Mitchell e la sua tragica rincorsa a cavallo dell'arrogante profittatore nordista). Un film forse vittima delle sue stesse ambizioni, un capolavoro mancato, ma in ogni caso un film da non perdere
stupenda
"asciugherei" l'ultima parte: cosi' diverrebbe un vero capolavoro
bravissima. Un Oscar meritato
straordinaria, perfetta nella parte della donna pietosa, che sa sacrificarsi e dedicare la sua vita agli altri
che attrice!!! La sua espressivita' rappresenta veramente qualcosa di raro nella Hollywood dell'epoca. Il suo peronaggio incarna al meglio pregi e difetti del Sud, della parte piu' consevatrice dell'America: scaltra, egoista, insensibile ai grandi sconvolgimenti della Storia, ma tenace, legata alla terra e decisa a inseguire a tutti i costi i suoi sogni, anche quelli piu' folli. Un personaggio memorabile
non ha bisogno di presentazioni: un "gentiluomo mascalzone", un (anti)eroe anarchico, libertario, romantico, idealista
dirige con polso per almeno due ore e mezza, poi si lascia andare. Il suo talento visivo e' indiscusso (vedi "Il mago di Oz" dello stesso anno) e in questo film, specie nella prima parte, la sua regia vola alto molte volte
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