Regia di Gianfranco Rosi vedi scheda film
Molto lento e pesante, molto importante.
Cosa sia, è noto. Film documentario che racconta Lampedusa, gli sbarchi, gli interventi in mare, la popolazione, la vita di tutti i giorni. Documento importante. Da vedere, per meglio capire che accade. E perché gli uomini debbano salvare sempre e comunque le persone in difficoltà in mare, senza se e senza ma. Per qualunque uomo è un imperativo. Poi, se uno è una merda, magari no, ma per qualunque essere umano, è una legge ineludibile, si fa e punto.
Gli italiani lo fanno, e alla grande, con enorme capacità e professionalità. Poi, tutto il resto, non si sa; qua si parla di gente in difficoltà e gente che la salva. Oltre alla vita di tutti i giorni sull’isola di chi là ci abita.
Detto ciò, non si può nascondere che il film è di rara pesantezza. Si fa fatica ad andare avanti, per alcuni momenti emozionanti ce ne sono molti noiosissimi. Perciò ok, documento da vedere, ma non è una passeggiata, è una fatica. Questo il difetto maggiore, perché altri non ne trovo.
Il film ha vinto a sorpresa l’Orso d’oro a Berlino, ha vinto il Festival insomma, sorpresa fino a un certo punto, a Berlino spesso vincono opere di difficile fruizione. E’ stato poi scelto dall’Italia come film per concorrere agli Oscar, una scelta che tagliava ogni possibilità; però è finito alla fine nella cinquina dei documentari. Il mondo del “d’essai” è il suo mondo, di sicuro non ha creato file ai cinema. Io sono per un 6, per quanto detto sopra.
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