Regia di Fabio Bonifacci, Francesco Miccichè vedi scheda film
Una Ferrari a tre cilindri. Ecco l'Edoardo Leo di Loro chi?
Tutto sommato delusione considerando l'alto tasso di aspettativa che ad ogni nuova uscita riponiamo nel nostro beniamino.
Sembra più una baracconata pro Giallini questa stangatina dei poveri che strizza l'occhio a magheggi da soliti ignoti e financo a I soliti sospetti.
In realtà la struttura è assai debole, la procedura macchinosa, il plot giallistico miserello come una camillerata qualsiasi, i comprimari per nulla incisivi, le trovate stanche in partenza, alcune pretese addirittura ridicole (la scena di inseguimento in auto al porto di Trani un qualcosa di cinematograficamente indegno..).
Con Giallini che scimmiotta Totò, agitandosi inutilmente sopra le righe, e il Leo che lo segue dappresso alzando molto raramente la media.
Seguiamo cosi la vicenda sperando che spicchi in un salto di qualità e invece ci si attorciglia in inutili orpelli, scenettine arrampicate, noia sistematica.
Un passo indietro per entrambi. Un cedere alle lusinghe della notorietà abdicando alla validità della storia, in cambio di uno sterile protagonismo malamente sprecato.
Soprattutto per Edoardo Leo, capace di ben altro spessore e performances.
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