Espandi menu
cerca
Baby killer

Regia di Larry Cohen vedi scheda film

Recensioni

L'autore

cheftony

cheftony

Iscritto dal 2 marzo 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 100
  • Post 6
  • Recensioni 471
  • Playlist 14
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Baby killer

di cheftony
4 stelle

 

Sento che c'è qualcosa che non va!”

Mi dica, signora, l'altro bambino quanto pesava? Quanto pesava?”

Quasi quattro chili appena nato. Ma le ripeto che questa volta è tutta un'altra cosa...”

Questo è addirittura gigantesco! Sarà probabilmente quattro e mezzo...e anche cinque chili. La testa è enorme ma per fortuna i tessuti sono elastici.”

 

Secondo figlio in arrivo per Lenore Davis (Sharon Farrell): le brutte sensazioni al momento delle doglie si tramutano, a parto avvenuto, in uno scenario raggelante. Il marito Frank (John P. Ryan) ha il tempo di udire un tonfo e di vedere un infermiere cadere a terra; poi un grido di Leonore: in sala parto è avvenuta una carneficina e il suo secondogenito è sparito nel nulla dopo aver azzannato l'intero personale medico.

Frattanto che la notizia desta scalpore in tutti gli Stati Uniti, Frank perde il lavoro proprio a causa dell'odioso risvolto mediatico della vicenda, che lo proietta in una situazione troppo delicata per poter continuare ad essere impiegato in una ditta di pubbliche relazioni. Il suo tempo diventa allora abbondante e, allo stesso tempo, prezioso: fatta rincasare la moglie Lenore dopo la degenza e mantenuto al sicuro il primogenito Chris a casa di un amico di famiglia, Frank offre il suo pieno sostegno agli investigatori, determinato ad uccidere l'orribile creatura prima che la voce si sparga ancor di più. Ma non ha fatto i conti con l'istinto genitoriale...

 

 

 

 

Piccolo film del 1974 divenuto di culto a scoppio un po' ritardato, “Baby Killer” di Larry Cohen è un furbetto prodotto di serie B che sfruttava un momento particolarmente propizio per affrontare tematiche come il bambino demoniaco (ma “Rosemary's Baby” di Polanski, purtroppo o per fortuna, è lontano anni luce) e gli effetti teratogeni di farmaci incautamente “spacciati” dalle ditte farmaceutiche: negli anni '50 e '60, infatti, la talidomide venne messa in commercio e prescritta come anti-nausea in particolar modo alle donne incinte. Solo che le sperimentazioni animali del tempo non furono adeguate e l'effetto teratogeno della molecola venne scoperto a discapito di qualcosa come diecimila bambini nati focomelici.

Gli intenti sociali di Cohen possono tranquillamente essere diversi, poiché il film sembra accennare anche al dolore, al legame genitori-figlio, all'ingiustizia. Ma, qualunque fosse l'intento, come horror puro “Baby Killer” non funziona per niente, eccezion fatta per un paio di intuizioni registiche niente male da parte di Larry Cohen. Per il resto fa acqua da tutte le parti: fotografia e montaggio sono pessimi, è poco efficace il trucco per il bambino-mostro di un giovanissimo e ancora sconosciuto Rick Baker, gli attori sono scadenti nonostante l'impegno, il ritmo registra un vertiginoso calo (in cui è assai poca la tensione da accumulare) dopo il promettente inizio. Non è d'aiuto nemmeno lo score mediocre del pur grande compositore Bernard Herrmann, qui in uno dei suoi ultimi lavori prima di morire nel 1975.

Ok, è un B-movie a basso costo e, in quanto tale, ne vanno apprezzate la natura volenterosa, l'arte di arrangiarsi e l'idea ardita iniziale. Però resta robetta.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati