La recensione su Baby killer

di LIBERTADIPAROLA75

10 stelle

Un uomo passeggia nella sala d'attesa di una nursery fumando una sigaretta dietro l'altra emozionato per il fatto della sua prossima paternità...ad un certo punto un urlo...una infermiera zeppa di sangue esce barcollando...mormora:..."E' vivo!!!"...Questo l'inquietante inizio di un autentico capolavoro degli anni 70. Più che un horror un dramma sulla solitudine dei diversi! Il piccolino uccide perché si sente in pericolo (come un animaletto braccato). Il padre prima lo disconosce e lo considera un mostro da eliminare poi l'istinto paterno ha la meglio e decide di salvarlo (anche perch'è ha compreso che il bimbo cerca solo affetto e la società -che lo considera un essere inferiore- non glielo dà!). Tecnicamente ha sequenze stupende (le riprese del piccolino che si muove a 4 zampe, etc.). Narrativamente alterna molto bene la tensione, la commozione e l'ironia, trovando anche il tempo per una critica al menefreghismo di una società borghese che prende tutto sottomano (la scena dove la madre si guarda tranquilla i cartoni animati in tv e ride non è forse metaforica?). Troviamo anche una intelligente denuncia dei pericoli di ricerche farmaceutiche speculative sbagliate (la soluzione finale del perch'è il bambino è nato deforme!!!). Costato pochissimo è migliore di molti kolossal che parlano degli stessi argomenti ma in maniera ipocrita. Uno dei film più belli della storia del cinema. Andrebbe proiettato in tutti i corsi di cinema (per mostrare l'esempio di un film perfetto a basso costo!!!) e nei convegni sulla solidarietà! La perfezione fatta cinema. Se esistesse la 6 stelletta critica la meriterebbe in pieno!!!