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Vertigine

Regia di Otto Preminger vedi scheda film

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La recensione su Vertigine

di passo8mmridotto
9 stelle

Un ispettore di polizia di New York indaga sulla morte di Laura Hunt, trovata con la faccia sfigurata nella sua casa.

L'ispettore è tale Mark McPherson, interpretato da Dana Andrews, mentre Laura è la bellissima Gene Tierney.

Il caso sembrerebbe di facile soluzione, i sospetti cadono sul fidanzato di Laura, Shelby Carpenter (Vincent Price), considerato personaggio ambiguo e infido.

Un aiuto alle indagini di Mark McPherson viene dal giornalista Waldo Lydecker (Clifton Webb), anche se poi l'inchiesta svolta verso il colpo di scena finale, totalmente imprevisto.

Tratto dal romanzo "Laura" di Vera Caspary, il film di Otto Preminger è ancora oggi considerato uno dei più bei "noir" mai realizzati, grazie anche a una perfetta sceneggiatura e alla impeccabile e lussuosa fotografia di Joseph La Shelle, che vincerà l'Oscar.

La sceneggiatura, di Jay Dratler, Samuel Hoffenstein e Betty Reinhardt, è stata più volte stravolta da Preminger, arrivato alla direzione del film in modo macchinoso, lui che era producer in carriera della Twentieth Century Fox.

In realtà, nonostante l'idea del film piacesse a molti addetti ai lavori, non si faceva avanti nessun produttore.

Preminger ottenne finanziamente e cast, facendo licenziare il regista Rouben Mamoulian, inizialmente favorito dalla produzione.

La buona intuizione nella scelta di Vincent Price per il ruolo di Carpenter, di Clifton Webb per la parte di Lydecker e di Gene Tierney splendida Laura, decretarono l'immediata affermazione del regista austriaco nel mondo di Wollywood.

Eppure Preminger dovette lottare e sudare per mandare avanti le riprese: tecnici e attori si dimostrarono ostili e insofferenti ai suoi modi troppo bruschi e autoritari.

Inoltre, suo avversario diretto fu Darryl F. Zanuck, il magnate della Fox che pretese di sostituire l'intera parte finale del film.

Preminger accettò "obtorto collo", ma a montaggio ultimato, durante la preview la soluzione voluta da Zanuck sollevò tanti dubbi, e si ritornò alla versione iniziale.

Per sommi capi, il finale di Preminger è geniale, "elementare": la riapparizione di Laura, viva e sempre più affascinante, e ignara degli avvenimenti che la vorrebbero morta, conduce a individuare nel cadavere sfigurato una sconosciuta indossatrice, Ann Treadwell (Judith Anderson), ex fidanzata di Shelby Carpenter.

E proprio la Anderson, quando Preminger prese le redini della regia, fomentò la rivolta degli attori, e cercò di farsi rimpiazzare, ma fu tutto inutile.

Grande merito alla riuscita del film và attribuito alla colonna sonora, dove il motivo conduttore viene trasformato in una vera e propria canzone, che diventerà un successo mondiale.

Diversi tra loro i destini dei principali interpreti: Clifton Webb divenne per antonomasia il padre di famiglia e il maggiordomo condannati alla schiavitù dell'eleganza ("Il signor Belvedere va in collegio"('49), "Dodici lo chiamano papà" ('50), grazie alla sua dizione impeccabile e alla raffinatezza della sua persona. Tra i suoi film, anche "Il filo del rasoio" ('46) e "Tre soldi nella fontana" ('54).

Vincent Price divenne celebre come protagonista di numerosi "horror", mentre la Tierney non ebbe grande fortuna, la sua vita fu tormentata da crisi interiori che la vedranno vittima di frequenti ricoveri in cliniche psichiatriche. Con Preminger girerà ancora tre film, di discreto successo: "Il segreto di una donna" ('49), "Sul marciapiedi" ('50), "Tempesta su Washington" ('62).

 

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