Regia di Asif Kapadia vedi scheda film
La solita brutta storia che si ripete; sensibilità accesa, vulnerabilità, sregolatezza, star system, un cocktail micidiale. Judy Garland, Billie Holdiday, Edith Piaf, Janis Joplin per parlare solo di donne (dato che la sensibilità maschile è ancora un tema tabù) e di musica (un mondo invero particolarmente colpito dal fenomeno) e ora Amy Winehouse. Kapadian ha montato in ordine cronologico il ricco materiale a sua disposizione. Il racconto è fluido come in un film a soggetto, le consuete interviste che avrebbero rallentato il racconto sono opportunamente sostituite da commenti fuori campo. Ne deriva un maggior coinvolgimento dello spettatore che si sente partecipe dell'esaltante e drammatico epilogo di una vita breve e intensa. Un ritratto umano e artistico palpitante.
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