La recensione su Una donna per tutti

di mm40

1 stelle

Jessica è una brava ragazza, fin troppo: per amore finisce implicata in un brutto giro e, per salvare il fidanzato criminale, Jessica accetta anche il carcere. Fra le sbarre però subirà violenze di ogni tipo, da parte di uomini e anche di donne, compagne di cella.

Il solito stereotipatissimo filmetto erotico totalmente tirato via di Pasquale (Pasqualino) Fanetti, che come di consueto dietro la macchina da presa assume lo pseudonimo di Frank De Niro, poco ambizioso se vogliamo, ma soprattutto ficcante, considerando che De Niro (quello famoso, Robert) non è precisamente noto per le sue regie. Ma tralasciamo i dettagli e andiamo al sodo. Cioè alle chiappe e alle bocce delle protagoniste, uniche cose sode della pellicola, che d'altronde non nasconde mai i suoi reali intenti softcore; al centro del cast c'è Malù, aka Ramba, pornodiva della scuderia Schicchi qui impegnata in una serie di accoppiamenti casuali etero e omo senza soluzione di continuità, ma presumibilmente soltanto mimati. A quanto pare di capire, infatti, le scene di sesso - tante e volentieri - non si spingono molto in avanti, percui non dovrebbe esistere una versione hard del film, integrante le sequenze esplicite. La miseria del budget è evidente ovunque, ma soprattutto risalta nella scena del processo, ambientato demenzialmente in un tribunale grande come un salotto. La sceneggiatura è di Frank De Niro e Fanny, che Imdb.com sostiene essere tale Marisa Calia; altri interpreti: Rita Della Torre, Kieran Canter e una certa Micaela, non meglio specificata nei titoli di testa. Canter (come la protagonista) compare anche in Malù e l'amante, diretto in quello stesso 1991 da Fanetti. 1,5/10.

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